La Juventus valuta già i primi profili post-Pirlo. Tra questi, spinge forte il nome di Massimiliano Allegri
RITORNO – La panchina di Andrea Pirlo scricchiola e già da tempo, la società sembra essere intenzionata a una vera e propria rivoluzione: via Pirlo e dentro…? Al momento, l’ipotesi più vicina rimane quella di Massimiliano Allegri, il ritorno del tecnico livornese, dopo l’addio nel maggio 2019. Ma quali sono effettivamente i pro e i contro nel il suo ritorno? Il primo aspetto a favore sicuramente rimane la bravura e l’esperienza di Allegri. Anche se pare scontato, i risultati, non solo quelli ottenuti con la Juventus, dicono tanto. Dalla promozione in B del Sassuolo, alle stagioni importanti con il Cagliari e a finire con lo scudetto vinto con il Milan. Oltre al suo valore assoluto, ci sono caratteristiche proprie dell’ex Juve che potrebbero portare benefici alla stessa squadra. Partiamo dalla capacità di scegliere “l’abito tattico”, la maniera di farlo interpretare ai giocatori. Già, perché Allegri non ha bisogno di calciatori adatti al suo stile di gioco, ma di calciatori bravi e che possano esprimere al meglio le loro qualità: basti pensare al primo Morata, a Dybala, fino ad arrivare a Pogba. Molti sono i giovani cresciuti sotto la sua ala e tanti sono da far crescere nella prossima Juventus.
I CONTRO – Come in ogni situazione a ogni pro, c’è anche il contro. Lo stesso vale anche per Max Allegri. Già, basti pensare infatti al confronto faccia a faccia fra il tecnico e la società bianconera, la stessa che nella primavera 2019 lo vide mandare via. Inoltre, l’obbligo di vincere graverebbe più sulle sue spalle che su quelle di un qualsiasi allenatore. Infine, l’inversione di marcia che la Juventus dovrebbe accettare di fare: dalla scelte su Sarri e Pirlo, finalizzate per proporre un tipo di gioco più offensivo e spettacolare, nelle riconferma di un modo di giocare pragmatico e, a volte, meno entusiasmante che offre lo stesso Allegri.