Vittoria difficile, ma non tanto sofferta, quella della Juventus all’Olimpico Grande Torino, contro un Toro rinunciatario e poco presente in area di rigore avversaria
TORINO – Si riparte da Dusan Vlahovic. La Juventus lo ha preso per situazioni come queste: sbloccare una gara stregata grazie allo spunto del bomber. E lo spunto è arrivato ad un quarto d’ora dalla fine, quando il serbo si è allungato sulla sponda di Danilo e ha toccato tanto quanto basta il pallone per spingerlo in fondo al sacco e battere un fin lì strepitoso Milinkovic-Savic. I bianconeri seguono il solito copione, soprattutto nelle prime fasi del primo tempo: errori tecnici individuali, baricentro basso e poca voglia di offendere. Tuttavia, al Toro pesa l’assenza del suo ariete Sanabria e la fantasia dei trequartisti e del falso nueve Vlasic risultano tutto fumo e niente arrosto. Dopo la mezz’ora, la Juve ha 3 occasioni nel giro di pochi secondi, ma il portiere granata ferma in successione Vlahovic, Locatelli e Rabiot. Nel secondo tempo il numero 32 di Juric deve ripetersi su una conclusione di controbalzo di Locatelli e su una torsione di Vlahovic, ma quest’ultima porterà al corner decisivo, su cui Danilo riesce a fare la sponda per il tocco vincente di Dusan.