Il match di questa sera sarà decisivo per le sorti della Juventus in Champions League: non battere il Maccabi Haifa all’Allianz Stadium renderebbe il passaggio del turno un’utopia
Vincere. A qualunque costo. Questa l’unica cosa che conta, come diceva il grande Boniperti, il quale da lassù starà sicuramente rimuginando per il fin qui tortuoso cammino della Juventus e ovviamente sperando in un esito ben diverso della delicata sfida di questa sera contro il Maccabi Haifa. Per la Juve i ‘jolly’ sono ormai terminati: la sconfitta contro il PSG al Parco Dei Principi, ma soprattutto quella nefasta di Torino al cospetto del Benfica non permette ai bianconeri ulteriori sbandamenti.
Di fronte agli uomini di Allegri arriva una squadra che ha gli stessi punti della Juventus (0), ma che ha convinto maggiormente nel corso delle due gare giocate: sconfitta per 2-0 contro il Benfica dopo un ottimo primo tempo e il sorprendente vantaggio degli israeliani ad Haifa contro i parigini, match poi perso per 1-3. Un motivo in più per alzare l’asticella dell’attenzione, un concetto cardine della filosofia di calcio di Allegri, il quale ha respirato aria fresca dopo il 3-0 al Bologna, merito di una prova più che convincente di tutta la squadra. Sebbene le rassicurazioni del caso da parte di Arrivabene circa il parere contrario all’esonero del tecnico livornese siano state ribadite, non battere la squadra ‘cuscinetto’ (con tutto il rispetto) del girone sarebbe un duro colpo per tutto l’ambiente.
Una vigilia dolceamara per Allegri che può sorridere per il parziale rientro in gruppo di Chiesa, ma che storce il naso per il forfait di Milik nell’allenamento di ieri e, probabilmente, nella gara di questa sera, almeno dal primo minuto. Ultima spiaggia per crederci ancora, ultima spiaggia per un gruppo da ritrovare, ultima spiaggia per gli ottavi. Juve-Maccabi è soprattutto questo.