Vittoria di misura della Juventus che batte a fatica lo Spezia grazie al gol di Morata nel primo tempo. Prestazione tutt’altro che convincente, ma 3 punti d’oro
Il minimo sindacale. In pieno stile Max Allegri. Questo il verdetto dell’Allianz Stadium al termine del match tra Juventus e Spezia, decisa dalla rete al minuto 20 di Alvaro Morata, abile a sfruttare un buco difensivo causato da uno sciagurato errore di Provedel. La vecchia signora vola a +6 dall’Atalanta quinta in classifica e possiamo considerarlo un distacco importante a questo punto della stagione.
Fin dai primi minuti la squadra ospite fa capire le sue intenzioni: baricentro alto, pressing a uomo sugli attaccanti e intensità. Servirebbe un episodio per sbloccare il match e Cuadrado prova a procurarselo saltando secco Reca e scaricando all’indietro per Arthur, ma la conclusione del brasiliano viene respinta da Provedel. Al minuto 21 il turning-point del match: lo stesso Provedel sbaglia un rinvio semplice regalando il pallone a Rugani, Vlahovic serve Locatelli, no look di quest’ultimo per l’accorrente Morata che fa 1-0. Il portiere spezzino prova a farsi perdonare respingendo un rigore in movimento di Cuadrado, nato da una bella combinazione con Arthur. Allegri predica calma dalla sua area tecnica e la squadra esegue, tenendo il pallone con pazienza e cercando gli spazi senza troppa frenesia, mentre il primo tempo scorre via senza particolari patemi per la vecchia signora.
Negli spogliatoi, se da una parte c’é stata la soddisfazione di un primo tempo gestito molto bene, dall’altra le strigliate di Thiago Motta sembrano aver toccato le corde giuste dei suoi giocatori, visto l’avvio di secondo tempo degli spezzini. Dopo 5 minuti, Verde inventa col tacco per l’inserimento di Ferrer, cross al bacio per la testa di Gyasi che non riesce a dare la frustata giusta al pallone, facile per Szczesny. ‘Madama’ non gestisce bene il suo possesso, regalando fin troppi palloni ai più pimpanti liguri, ma in fase offensiva manca sempre qualcosa per poter far male a Szczesny. Verde inventa e svaria sul fronte offensivo, Vlahovic è ingabbiato dalla morsa di Erlic e Nikolaou e se consideriamo che spesso e volentieri il serbo è venuto 20-30 metri indietro per prendersi il pallone, è chiaro che diventa tutto più difficile. La partita termina con un 1-0 che calza a pennello con la prestazione solida a livello difensivo, ma scialba e sterile in zona offensiva. Per oggi può bastare e avanzare, visto l’allungo Champions sull’Atalanta, ma i palati bianconeri sono fin troppo fini per apprezzare una tale prestazione.