Così il preparatore dei portieri del Milan ha parlato al Corriere dello Sport.
MILANO – William Vecchi ha commentato la carriera di Zlatan Ibrahimovic e la sua capacità di essere ancora determinante in una fase molto avanzata della sua esperienza calcistica in campo. Vecchi, che è stato anche nello staff della Juventus e del Real Madrid, è rimasto colpito dalla condizione dell’attaccante svedese.
Qual è il segreto della longevità di Ibrahimovic?
“E’ sicuramente genetica, poi ci mette del suo stando attento ai minimi dettagli. Ma la primissima cosa quando si vede Ibrahimovic giocare ancora a quarant’anni è la genetica”
Chi assomigliava di più a Ibra, tra i calciatori che ha allenato?
“Ho avuto la fortuna di lavorare con molti campioni, caratterialmente somiglia a Paolo Maldini o Costacurta, altrimenti non arrivi a quarant’anni ancora così in forma. Ad esempio Paolo aveva un carattere fortissimo, andava in campo anche con i dolori ed era uno spettacolo l’allenamento con Maldini. Negli ultimi anni soffriva di problemi alle ginocchia ma lui ha sempre stretto i denti. Nelle partitine si sentiva la differenza di quando c’era Maldini e quando mancava”