LE DICHIARAZIONI – Intervistato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport“, Sandro Veronesi, autori, scrittore e tifoso della Juventus, si sofferma su Paul Pogba. Di seguito, le sue affermazioni:
“Non mi ero fatto troppe illusioni e non ho grandi aspettative per il resto della stagione. Questa annata l’ho data per persa, poi se dovesse rientrare tra marzo e aprile per fare qualche partita tanto di guadagnato. Degli errori sono stati fatti, adesso mi interessa solo che Pogba torni sano. Se sono, rassegnato? Più inquieto. E soprattutto curioso di capire, come la maggior parte dei tifosi della Juve, quali errori siano stati commessi da luglio in poi“
Potesse fare una domanda alla Juventus e a Pogba?
“Ne avrei più di una. La prima riguarda l’infortunio dello scorso luglio: perché Pogba, che si è lesionato il menisco esterno del ginocchio durante la tournée americana, non è stato sottoposto a intervento direttamente negli Usa, riferimento mondiale dell’artroscopia? O meglio: perché Pogba ha perso tempo volendo fare questi trattamenti conservativi fidandosi di pareri diversi da quelli che immagino gli abbiano dato tutti i medici e gli specialisti delle ginocchia?”
Lei fa parte del partito “Pogba non andava ripreso a prescindere” o del “Pogba a questo punto va aspettato”?
“Io non sono tra quelli che considerano Pogba arrivato… Parliamo di un giocatore di 29 anni che è tornato alla Juventus a parametro zero e ha firmato per 4 stagioni. Se torna quello pre infortuni, sono contento che abbia ancora 3 anni di contratto con la Juve. Resto convinto che Pogba in futuro possa rivelarsi quel giocatore che ci cambia il centrocampo, ormai da troppi anni in sofferenza. Nella squadra pensata da Allegri in estate, Pogba aveva un ruolo più centrale e determinante rispetto anche a quello di Di Maria. Non era un orpello, tutt’altro. E poi non scordiamoci di Pirlo. Arrivò alla Juve dopo una stagione con tanti guai muscolari al Milan. E di anni ne aveva 32. Da noi ha giocato quattro stagioni e fatto la differenza”