Dusan da record all’esordio in Champions.
PRECOCITA’ – 33 secondi. Tanto è bastato a Dusan Vlahovic per conquistare l’Europa dei grandi e farsi conoscere dall’Europa dei grandi, se mai qualcuno non ne avesse ancora sentito parlare. DV7 non è solo gol e potenza, ma anche tecnica, atletismo e forza fisica, doti governate da una mentalità da campione assoluto, che in pochi hanno e che permette di raggiungere i massimi traguardi. Si dice sia il “terzo uomo” della nuova era calcistica, insieme ai soliti noti Haaland e Mbappè, e la sensazione è che sia proprio così. La Gazzetta dello Sport ha riportato alcune statistiche sull’esordio in Champions di alcuni top player e nessuno è stato così impattante come DV7 all’esordio nella competizione. Solo Haaland gli si avvicina, poichè anche lui si sbloccò all’esordio, ma dopo 105 secondi, e da lì di strada ne ha percorsa. Lewandowski segnò alla terza partita, Mbappè alla quarta, Messi alla quinta e, udite udite, CR7, il re indiscusso di questa competizione, alla 27esima (!), sebbene fosse poco più che maggiorenne il giorno dell’esordio.