Le parole del centravanti della Juventus alla presentazione del libro del Direttore di Tuttosport, Guido Vaciago.
DICHIARAZIONI – Dusan Vlahovic, ospite d’onore al Salone del Libro di Torino, è intervenuto nel corso della presentazione dell’opera a lui dedicata “Vlahovic, non finisce qui“. Di seguito le parole del centravanti della Juventus:
Sul suo passato:
“Sin da bambino avevo voglia di correre e dare tutto. Ho iniziato giocando a basket, poi insieme ai miei amici ho deciso di giocare a calcio. Mia madre mi ha portato al mio primo allenamento”.
Sulla filosofia Juventus e sul suo modo di giocare a calcio:
“Mi piace la filosofia della Juventus: non mollare mai. Non voglio avere mai rimpianti e, per questo motivo, do sempre tutto me stesso. Amo questo lavoro, sono un privilegiato. Quando pensi di aver fatto una cosa straordinaria, puoi sempre fare meglio. In ogni caso, non si deve mai esagerare. Non voglio essere reputato un campione, perché ho ancora molto da fare e imparare”.
Su Prandelli:
“Parlare di lui mi emoziona sempre. Mio padre non avrebbe mai fatto quello che ha fatto lui per me. Lo ringrazio sempre e ci sentiamo spesso. Era la persona del quale avevo bisogno. Ci sarò sempre per lui. Spero di vederlo presto. Fino ad ora è l’uomo dello sport più importante della mia vita”.
Sull’esordio in Champions:
“Quando dicono che la Champions League trasmette emozioni enormi, devo dire che è veramente così. Un qualcosa di speciale che mi ha reso orgoglioso di me stesso. Una serata da brividi accentuata dal gol segnato. Emozioni rare e forti che vorrei provare per tanto tempo. Dobbiamo continuare a lavorare per questo”.
Sul suo stato d’animo e sulla sua avventura alla Juventus:
“Sono felice. La mia vita sta andando bene. La mia famiglia sta bene. Sono sano e tutti quelli che mi circondano stanno bene. L’affetto dei tifosi mi fa andare avanti. Sono contento di giocare nella Juventus. Ho voluto questo club e spero di vincere con questa maglia tanti trofei”.