Le parole di Sofia Cantore, in merito alla Juventus Women
LE DICHIARAZIONI – Intervistata ai microfoni di “Ultimo Uomo“, Sofia Cantore, attaccante della Juventus Women, ma attualmente in prestito alla Florentina, parla di un suo possibile approdo definitivo a Torino. Queste le sue parole a riguardo.
Che cosa ti ha dato la Juventus?
Grazie all’esperienza in Serie A alla Juventus ho avuto la fortuna di vedere con i miei occhi il «professionismo», di respirarlo anche se non siamo professioniste sulla carta, perché ci sono strutture e campi che una ragazza che gioca a calcio non si immagina neanche. Quando giocavo con il Fiammamonza in serie C andavo a vedere il Brescia, che in quel periodo era una delle squadre più forti e già lì la situazione era un po’ diversa rispetto che da me. Cambiando, andando in altre squadre sono entrata in contatto con altre realtà e mi sono accorta che il calcio femminile sta andando avanti, ma come strutture è ancora indietro. E non c’è proprio paragone fra serie A e gli altri campionati, ad esempio
Sulla chiamata dalla società bianconera:
Ero con Benedetta Glionna al campo del Fiammamonza allo Stadio Sada: Rita Guarino ci aveva allenato in Under 17 e quindi ci conosceva e ci ha telefonato: ci accennava al fatto che sarebbe diventata la nuova allenatrice della Juventus Women, con un progetto partito da zero e ci voleva portare con lei. Noi eravamo molto contente perché avevamo appena vinto il campionato di serie C ed eravamo passate in B e per noi era stata una grande soddisfazione. Ovviamente abbiamo accettato senza battere ciglio
Come vivi i continui prestiti?
Due anni fa l’ho vissuta un po’ con dispiacere, non mi piaceva l’idea di cambiare squadra ogni anno. Sentivo incertezza, non sapevo immaginare il futuro, però io credo che la stagione col Verona mi abbia aiutato per ritrovare la forma fisica dopo la stagione ferma per infortunio e mi è dispiaciuto non finirla, perché sentivo che partita dopo partita stavo sempre meglio. Ho lasciato Verona a malincuore, ma poi qui a San Gimignano ho sentito a pelle un contesto piacevole, avevo parlato con il presidente e ho deciso di seguire quello che sentivo giusto per me. Quest’anno avevo voglia di giocare, volevo fare una stagione come si deve, sono arrivate piccole soddisfazioni e quindi ecco che il percorso del prestito, se è dettato da una squadra grande come la Juve, è un percorso che può fare solo crescer
Speri di tornare a Torino?
Se un domani sarò pronta a tornare a Torino sarò contentissima