Il tonfo di Lisbona e l’eliminazione della Juventus dalla Champions League può affondare el proprie radici in una pregressa malagestione della società.
IL PUNTO – Nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ha analizzato la disfatta bianconera con il Benfica. Di seguito le sue parole:
“Può anche essere considerato il prezzo dei nove scudetti consecutivi ancorché presentato in discreto ritardo. Dal troppo al niente, dal dominio nazionale al fallimento europeo, dalle scelte ripetutamente centrate all’azzardo Ronaldo, dall’upgrade mancato a una serie di errori di valutazione e imprevisti e sfighe che ha prodotto un drammatico ridimensionamento di obiettivi, consensi e risorse. A Lisbona la Juve ha conosciuto l’inferno: soltanto l’immaginazione degli ottimisti per natura o per esigenze editoriali avrebbe potuto essere – ed è stata – più forte della realtà del campo. Non ci poteva essere partita prima e non c’è stata durante, se non nell’emozionante quarto d’ora finale quando Iling-Junior ha messo i suoi diciannove anni e la sua spensieratezza al servizio di Allegri e contro un avversario ormai appagato. Due mesi di calcio hanno detto cose chiarissime su Juve e Benfica: drammatizzare questa sconfitta sarebbe ipocrita.
È come se il destino si fosse accanito sui bianconeri: ha presentato il conto più salato possibile in termini tanto sportivi quanto di immagine. L’uscita dall’Europa che conta ha perfettamente coinciso con la conclusione delle indagini preliminari sui conti della società e con il rischio del rinvio a giudizio per il presidente e alcuni componenti del cda”