I bianconeri chiudono l’annata 2021/22 con il quarto posto in campionato che garantisce l’accesso alla prossima Champions League. Sfumano, invece, le gioie Coppa Italia e Supercoppa Italiana, con due sconfitte in finale. Abbiamo tracciato un bilancio della stagione attraverso il filtro della valutazione dei singoli interpreti. Il primo di tre appuntamenti riguarda la difesa.
SZCZESNY 7 – Il portiere titolare della Juventus si conferma su livelli da top del ruolo. Al netto di alcuni gravi errori di inizio stagione (vedi Udine e Napoli), Tek cala la saracinesca anche quest’anno, sfornando prestazioni decisive nei momenti chiave. Il polacco ha chiuso la sua annata con 40 presenze stagionali di cui 12 clean sheet. All’attivo anche 3 calci di rigore parati a Candreva, Pellegrini e Veretout. SICUREZZA
PERIN 6 – Un secondo portiere che è quasi un primo. Mattia risponde presente quando chiamato in causa e legittima le ambizioni di chi brama maggiore spazio. 12 presenze stagionali per l’estremo difensore ex Genoa, di cui 5 in Coppa Italia, la competizione che lo vede sempre titolare. La staffetta con Szczesny non lo penalizza ma ne esalta l’affidabilità. PORTIERE FUTURO
PINSOGLIO s.v. – 45 minuti nell’ultima di campionato con la Fiorentina non sono sufficienti a formulare un voto alla sua stagione. Da segnalare comunque due ottime parate d’istinto su Piatek e Bonaventura. DURA LA VITA DEL TERZO
CHIELLINI 6 – L’ultimo capitolo del capitano bianconero coincide con un’annata avara di soddisfazioni per la Juventus. Giorgione non si risparmia e conduce la difesa come ben sa fare, risultando il vero leader del reparto arretrato. Qualche problema agli adduttori e i ben noti acciacchi al polpaccio ne limitano l’utilizzo, ma questa è storia vecchia. Il capitano lascia comunque un’eredità pesante per i bianconeri e la Nazionale (che saluterà a Wembley nel match con l’Argentina). Non riesce a regalare ai tifosi l’ultimo trofeo come avrebbe sperato e la sua diciassettesima pagina di storia del club si chiude con l’amaro in bocca. KING KONG REDIVIVO
BONUCCI 5,5 – Tanti problemi fisici lo costringono ad un lungo stop e ad un impiego con il contagocce, soprattutto nella seconda parte di stagione. Il difensore viterbese appare meno brillante delle precedenti annate e risente del periodo di magra della Juventus. Le cinque reti stagionali lo salvano da un’insufficienza più grave. Pochi gli squilli e le gare veramente degne di nota: una su tutte la prestazione da leader contro la Lazio del 20 novembre nella quale si assunse la responsabilità di calciare due volte dal dischetto e di mettere a segno un’importante doppietta. CAPITAN PRESENTE
DE LIGT 6 – Prestazioni sontuose ed errori grossolani si amalgamano per condire la terza stagione dell’olandese in bianconero. Chi si aspettava una crescita graduale dell’ex Ajax sarà rimasto, almeno in parte, deluso. L’età e la tenuta fisica sono comunque dalla sua: 42 presenze, 3 reti e un assist sono il suo bottino personale per il ventiduenne centrale. La Juve intende blindarlo con il rinnovo ma è tempo che l’olandese decida chi vuole essere nella vita: se un difensore di fascia media o il moderno e già veterano interprete del ruolo che soltanto a tratti si è visto a Torino. ESAME DI MATURITA’
RUGANI 6 – Gregario ordinato e volenteroso, porta a termine una stagione tra le migliori da quando indossa la maglia bianconera. Gli infortuni di Bonucci e Chiellini gli offrono l’occasione ghiotta per il rilancio. Lui la coglie in parte, scendendo in campo nello scetticismo generale. Unico neo, l’ingenuità nella gara di ritorno con il Villarreal che costa ai bianconeri l’episodio che condizionerà in negativo quel match e il discorso qualificazione. TRA BIANCO E NERO
ALEX SANDRO 5 – Ei fu. La parabola discendente del terzino brasiliano prosegue senza sosta. Le avvisaglie di tre stagioni fa, confermate nella gestione Pirlo, si ripropongono con sempre maggiore insistenza e non possono più essere ignorate. Lo straripante esterno sudamericano, tutto velocità e tecnica sopraffina è un ricordo adolescenziale. Alex Sandro è ormai un problema che la dirigenza non può più rimandare. La questione terzino sinistro si sarebbe prima o poi presentata al pettine quale nodo particolarmente tenace. ALEX S’ANDRA’?
PELLEGRINI 6 – Scampoli di gara da subentrante e poche chances da titolare per il ventitreenne terzino italiano. Allegri non lo vede e gli concede poco spazio, preferendogli Alex Sandro e De Sciglio. All’attivo tanta panchina e un assist, quello per Alvaro Morata, nel pari esterno dei bianconeri a Venezia. Insoddisfatto della gestione, Pellegrini avrebbe già aperto alla possibilità di trasferirsi altrove. SFIDUCIATO
DANILO 6 – Non era semplice ripetere la stagione altisonante che il brasiliano aveva messo in piedi nell’annata 2020/21 ed, infatti, non concede il bis. Complice anche un brutto infortunio agli adduttori che lo terrà lontano dai campi per circa tre mesi, Danilo flette nel rendimento e si dimostra meno granitico di come avevamo imparato a conoscerlo. Le qualità da leader e da rettore aggiunto della difesa sono ancora ben evidenti e lo spirito di coesione che effonde nello spogliatoio sono aspetti da tenere in considerazione per una valutazione più completa. Il gol del pari interno con l’Atalanta in campionato e il sigillo alla Fiorentina in Coppa Italia sono due ciliegine su una torta non perfettamente riuscita con il pan di Spagna un po’ troppo secco e la crema poco compatta. LEADER AGGIUNTO
CUADRADO 5,5 – Terzino destro, esterno a tutta fasica, trequartista di destra. Duttile e sempre pronto a sacrificarsi per la causa, gli esiti non sono sempre soddisfacenti. Sceglie la Fiorentina come bersaglio ideale di stagione e contro la sua ex squadra tira fuori dal cilindro le migliori prestazioni del suo anno. Risolve il match d’andata con la viola in campionato con il gol partita allo scadere e si ripete in Coppa Italia, quando scaraventa in area l’ultimo mortifero pallone che Venuti insaccherà nella propria porta. All’attivo anche la bella rete con il Genoa e cinque preziosi assist. FRECCIA A INTERMITTENZA