Le parole di Buffon sulla sua nuova esperienza parmigiana e sulla Juventus.
PARMA – Gigi Buffon è carico per il ritorno nella società che lo ha fatto debuttare in Serie A. Nell’intervista a Repubblica ha affrontato tanti temi del suo passato, presente e futuro.
Sull’idea di continuare a giocare
“Prima di decidere ho ascoltato la mente per capire se avevo ancora le energie necessarie alla sfida, poi il cuore, perché senza cuore non puoi vincere neppure a briscola”
Sul ruolo di secondo
“Ho dimostrato in questi ultimi due anni di saper essere realista. Sono una complicata persona semplice che si alimenta attraverso i sogni, anche se molti di essi si rivelano illusioni o utopie. Tornare a Parma mi emoziona, lì ci sono le radici, è il vestito giusto sulla persona giusta, non il viale spelacchiato di un tramonto”
Sulla Juve
“La Juve sta benone, gode di ottima salute e ha un grande portiere. Cerchi di capire, io mi sento un artista e non ho voluto smettere perché credo che un artista coltivi sempre il desiderio di mettere in mostra il gesto, se ancora ne è capace, per appagamento personale e una certa dose di narcisismo”
Su un futuro da dirigente in bianconero
“No, non ho nessun accordo per fare qualcosa in società. Torno per la seconda volta in serie B e se ci sono stato a 28 anni, quando ero il portiere di riferimento mondiale, perché non tornarci a 43? Come nel 2006 scelsi la Juventus, oggi ho scelto il Parma. Potrei giocare anche in prima categoria, non cambierebbe il mio valore”