Tantissimi gli affari tra il Genoa e la Juventus, due squadre che si affronteranno nel prossimo turno di campionato
SODALIZIO – Il posticipo della 16esima giornata vedrà di scena la Juventus che, nella cornice dell’Allianz Stadium affronterà il nuovo Genoa di Andriy Shevchenko, vecchia conoscenza del nostro calcio. Sfida fondamentale per entrambe le squadre: le ambizioni Champions League dei bianconeri hanno bisogno del carburante ‘vittoria’ per essere alimentate, mentre i rossoblu hanno bisogno di aggiungere dei +3 ad una classifica che dire deficitaria sarebbe un eufemismo molto generoso. Una sfida dal sapore dolce per entrambe le società, nonostante la stagione abbia offerto più bocconi amari che altro per entrambe le compagini. Questo sapore dolce è dovuto al ‘sodalizio’ tra la società di via Druento e quella di Pegli che è si è consolidato nel corso degli anni, soprattutto in occasione dei mesi estivi e di gennaio: i mesi del calciomercato. L’ottimo rapporto tra il presidente Agnelli e l’ex presidente del ‘Grifone’ Enrico Preziosi ha dato vita ad una vera e propria collaborazione in sede di trattative: il Genoa è divenuto l’apprendistato ideale per i bianconeri del domani, mentre chi ha effettuato il percorso inverso ha potuto rafforzare l’organico genoano con l’esperienza vincente targata ‘Juve’.
INCROCI – L’ultimo in ordine di tempo a frequentare il ‘trainership’ ligure è Nicolò Rovella. Il centrocampista classe 2001 è stato acquistato dalla ‘vecchia signora’ nel gennaio di quest’anno, ma è rimasto sulle sponde del mar Ligure per poter affinare le sue doti migliori e progredire nel percorso di crescita. Il ventenne di Segrate può già vantare ben 36 presenze all’attivo nel nostro campionato e al termine della stagione potrà finalmente compiere il grande passo: vestire la casacca bianconera. Ma la collaborazione tra due delle tre rappresentanti del triangolo industriale parte da più lontano. Siamo nel lontano 2004 e nel ‘Grifone’ c’é un ragazzo di 18 anni che sta stupendo gli addetti ai lavori nelle giovanili. Parliamo di Domenico Criscito: esterno a tutta fascia, esterno basso, difensore centrale. Praticamente un tuttofare della difesa. La Juve ne nota le grandi qualità e lo acquista dapprima in comproprietà con la società di Preziosi, poi lo riscatta 3 anni più tardi. L’attuale capitano del Genoa ritorna in Liguria un anno più tardi per trovare più spazio. Percorso inverso quello di Raffaele Palladino che nell’estate del 2008 passa alla corte di Gasperini (allora allenatore rossoblu) e diviene uno degli ‘intoccabili’. Passiamo all’anno 2012, anno in cui il bomber della Serie B Ciro Immobile (dopo 3 prestiti in serie cadetta) passa dalla Juventus ai genovesi, ma resta comunque in comproprietà tra le due società. Ciro non lascia grandi ricordi a Genova, ma sappiamo tutti il prosieguo della sua storia. Due anni più tardi il mercato di gennaio offrirà due rinforzi bianconeri alla società di Preziosi: Marco Motta e Paolo De Ceglie. L’anno seguente sarà la volta di Stefano Sturaro, ma in senso opposto a quello dei due sopracitati. Mandragora, Rincòn, Perin, Pjaca, Luca Pellegrini, Romero, Portanova saranno solo alcuni dei tantissimi incroci sulla ‘via della seta’ made in Italy. Una via florida che ha contribuito ai tanti successi in campo nazionale della Juventus e che ha permesso al Genoa di mantenere la massima serie da ormai ben 14 anni.