Andiamo ad analizzare la squadra granata in vista del derby della ‘Mole’
SOTTO LA MOLE – A Torino si respira aria da derby, perchè è iniziata la settimana dello scontro tra la Juventus ed il Torino, derby spesso e volentieri facilmente pronosticabili a favore dei bianconeri, ma che nella sponda granata vale una stagione intera. Ed è questa una delle più grandi insidie che la squadra di Andrea Pirlo dovrà affrontare, ovvero il suo stesso status di favorita. Nonostante il periodo in casa Juve non sia dei migliori visti gli ultimi risultati e un Inter distante 10 punti, la vecchia signora resta favorita, soprattutto perchè il Torino si trova in una situazione di classifica che dire deficitaria è dire poco: con una partita in meno, la retrocessione è a un solo punto di distanza. All’Olimpico Grande Torino sarà battaglia vera, perchè nessuna delle due squadre può permettersi di perdere.
TATTICA – Dall’arrivo del nuovo allenatore Davide Nicola, il Torino ha collezionato 4 pareggi, 3 sconfitte e 2 vittorie. I numeri dicono che il Toro sia una squadra poco solida, come dimostrano i 50 gol subiti in 27 partite, a fronte di 39 gol segnati che non sono pochi per una squadra che è ad un passo dal baratro retrocessione. Nicola si dispone solitamente con un 3-5-2 scolastico, prediligendo in fase difensiva la zona centrale, con Rincon che tende ad abbassarsi e a fare legna in mezzo al campo. In non possesso, il Torino si difende molto basso, creando tanta densità all’interno della sua area di rigore, con solo uno dei due attaccanti a ridosso della linea di metà campo. Una tendenza completamente opposta a quella in fase di possesso, dove ad essere protagoniste della manovra sono le fasce: Singo a destra e Ansaldi a sinistra puntano a sfruttare rispettivamente la grande facilità di corsa e la tecnica di base per eludere gli esterni bassi avversari. Ansaldi ha un piede educato per far saltare le torri granata, Zaza e Belotti su tutti, mentre Singo tende ad affondare verso l’area di rigore per mettere palloni forti e bassi al centro. La più grande qualità degli uomini di Nicola è la ricerca del gol su palla inattiva: 12 gol in stagione sono arrivati da calcio piazzato, la migliore squadra in questo campionato assieme al Benevento (secondo calciodangolo.com) . Gran merito va ai tanti saltatori abili nel piazzare la stoccata vincente. La metà di questi 12 gol sono stati segnati dalla coppia difensiva Izzo–Bremer, i più prolifici da situazioni d’angolo (2 gol il primo, 4 gol il secondo). L’altra arma a disposizione dei granata è la ricerca ossessiva di Belotti, che molto spesso si abbassa a ridosso della sua metà campo per lavorare palloni sporchi e far salire la squadra grazie alle sue abilità nella difesa della palla, con Zaza o Sanabria a seconda del titolare di giornata, che va ad inserirsi negli spazi che il ‘Gallo’ va a creare.