Dopo l’arrivo di Dusan Vlahovic la Juventus ha definito anche l’acquisto del centrocampista svizzero
RINFORZO – Denis Zakaria è un nuovo giocatore della Juventus. Sicuramente la notizia ha avuto meno eco rispetto a quella relativa all’arrivo di Dusan Vlahovic, ma l’acquisto del centrocampista svizzero ha una sua logica e potrebbe rivelarsi molto utile per il futuro a medio-lungo termine dei bianconeri. Nato a Ginevra il 20 novembre 1996 da padre congolese e madre sud sudanese, è cresciuto calcisticamente nella squadra della città, il Servette, prima di passare allo Young Boys e diventare, alla prima stagione con la squadra di Berna, il rookie dell’anno in Super League, la prima divisione svizzera. Il suo nome ha iniziato ben presto a circolare tra gli scout dei club europei e il più veloce ad accaparrarselo è il Borussia Monchengladbach: con i Fohlen mette a referto 117 presenze e 11 gol tra il 2017 e il 2021. L’Italia era già nel suo destino: nell’ultima sessione estiva di calciomercato è stato trattato dalla Roma, ma la richiesta dei tedeschi, intorno ai 20 milioni, non era stata soddisfatta dal club capitolino. Definito, da chi lo ha allenato, un “numero 8 moderno”, è stato fino a marzo 2020 uno dei migliori mediani del campionato tedesco. Un brutto infortunio al ginocchio ne ha frenato l’ascesa ma, anche in questa stagione difficile con la maglia del Gladbach, Zakaria si è dimostrato uno dei migliori della squadra attualmente guidata da Adolf Hutter. Può vantare anche 40 presenze e 3 reti con la Nazionale elvetica.
CARATTERISTICHE – Le qualità e il contratto in scadenza hanno messo il centrocampista svizzero nel taccuino di grandi club, tra i quali il Bayern Monaco e il Liverpool. La Juventus ha giocato d’anticipo, pagando 4.5 milioni di euro per portarlo a Torino già a gennaio ed anticipare così la concorrenza. A vederlo giocare, si capisce subito il perchè di tanto interesse. Zakaria è alto 191 cm e il suo punto di forza sono le sue lunghe leve, con le quali riesce a essere persino elegante e tecnico nei dribbling: basti pensare che, al Borussia, era il terzo elemento in rosa per percentuale di dribbling riusciti (70%). Molti lo hanno paragonato a Blaise Matuidi oppure a Patrick Vieira, ma nei diversi aspetti del suo gioco ricorda altri ex del recente passato bianconero. La sua prestanza fisica e la capacità di intervenire per rubare palla all’avversario ricordano il primo Pogba, anche se a differenza del francese non può vantare la stessa bravura nel creare e finalizzare occasioni da gol: gli assist non sono una sua peculiarità, così come non lo sono i key passes, i passaggi in grado di creare un’opportunità. Ha una percentuale altissima di passaggi riusciti, intorno al 90%, e questo lo renderà sicuramente un fulcro per la manovra bianconera. Avendo sempre giocato come vertice basso in un centrocampo a 3 o come mediano in un centrocampo a 2, il suo arrivo permetterà ad Allegri di far avanzare un giocatore bravo a inserirsi come Locatelli, mentre ad esempio un regista come Arthur verrebbe svincolato da compiti più prettamente difensivi. Nelle situazioni più critiche è stato utilizzato anche da difensore centrale: la Juventus in quella zona è coperta, ma questa duttilità può sempre fare comodo. E’ arrivato un po’ in sordina, ma è pronto a far rumore: benvenuto alla Juventus, Denis Zakaria.