La Juventus conquista tre punti importantissimi contro il Venezia. Tre punti che di fatto permettono ai bianconeri di iniziare a pensare alla finale di Coppa Italia contro l’Inter. Il campionato infatti per i bianconeri ha praticamente fatto il suo corso. A tre giornate dalla fine gli uomini di Allegri hanno 10 punti di distacco dalla Lazio (sarebbero otto dalla Roma, se i giallorossi dovessero vincere il posticipo di stasera). La qualificazione Champions, insomma, aspetta solo la certezza matematica ma è praticamente cosa fatta.
Nella sfida contro il Venezia torna la Juventus vista nelle ultime uscite, con pregi e difetti. Una Juventus che riesce a passare in vantaggio dopo appena 7 minuti con la rete di Bonucci, ma che poi fatica a chiudere subito la gara e subisce, come ormai avviene da qualche tempo, il ritorno degli avversari nella ripresa. I lagunari crescono nel secondo tempo. Al 71′ è Aramu (ancora lui) a far credere ai bianconeri di doversi accontentare di un solo punto. Poi, invece, arriva la rete di Bonucci, cinque minuti dopo. Leo festeggia il trentacinquesimo compleanno nel migliore dei modi, con una doppietta che ha il profumo d’Europa e di Champions League. Obbiettivo centrato, insomma, pur con vecchi vizi.
La Juventus, dicevamo, ha abituato spesso ad attimi di scostanza nel corso della gara in questa stagione. I passi in avanti dal punto di vista del gioco non sono certo gli stessi auspicati ad inizio stagione. Eppure è innegabile che i bianconeri abbiano fatto diversi passi avanti dal punto di vista del carattere. Una partita come questa qualche mese fa sarebbe stata persa, o pareggiata. E invece subito dopo il gol del pareggio la Juventus ha ritrovato la barra dritta e non si è scomposta, trovando in raddoppio e chiudendo la gara. Segnali positivi in vista della prossima stagione. Timidi, visti gli standard bianconeri, ma pur sempre segnali.
Come quelli lanciati da Fabio Miretti. La prima da titolare è da veterano. Il piede è caldissimo (entrambi i gol sono propiziati da un suo cross) e ha dimostrato, come detto anche da Allegri, di poter stare benissimo tra i grandi. Chissà, con qualche presenza in più forse il termine “rinfondazione” e “transizione” di cui si è abusato in questa stagione avrebbe avuto un significato diverso già da inizio anno. Quello che conta per i tifosi bianconeri è che l’aria da Gennaio sembra essere cambiata, e dalle macerie di questa stagione la Juve dei giovani inizia a formarsi. Il passato, adesso, non conta. Ciò che conta è il futuro, e se il buongiorno si vede da Miretti…