Gli azzurri ripartono da una sconfitta dopo la mancata qualificazione al mondiale
LA STESSA STORIA DEI SCORSI MESI – Nella serata di ieri è arrivata la prima sconfitta per l’Italia nel girone valido per la qualificazione ad Euro 2024 in Germania. I ragazzi di Roberto Mancini sono stati battuti dall’Inghilterra con il risultato di 1-2. Dopo dieci anni di assenza gli azzurri tornano a Napoli e la striscia negativa all’ombra del Vesuvio continua. L’impianto di Fuorigrotta non porta bene e infatti la vittoria manca addirittura dal 1997, da ben 26 anni, da quell’Italia-Russia (1-0) valida per la qualificazione ai Mondiali. Nella formazione di ieri c’è stata una nuova pedina in attacco, il suo nome è Mateo Retegui, ed è il 50° oriundo nella storia della Nazionale. Nessuno si aspettava chissà che cosa da lui dopo tre giorni di solo allenamento in un nuovo ambiente, completamente diverso dalla sua base in Argentina. Nonostante questo però il ragazzo di soli 19 anni ha dimostrato di sapersi adattare. Il suo primo tempo è stato di basso livello ma l’intera squadra ha dimostrato questo, poi nella seconda frazione di gioco si è accesso qualcosa in lui. Lottava e correva su ogni pallone, fa due-tre movimenti in profondità molto buoni (uno di questi ha portato all’unico gol in tabellino per gli azzurri). Il futuro potrà dire se questa scommessa intrapresa da Mancini porterà a qualcosa di importante, intanto si può dire che l’esordio è stato sufficiente. Mentre per quanto riguarda il resto c’è poco da dire, errori individuali gravi in fase di impostazione, poca incisività sotto porta e mancanza di idee per alcuni tratti della partita. Insomma praticamente nulla a che fare con l’Italia che ci aveva fatto stropicciare gli occhi all’Europeo vinto. Il mio augurio (Come quello di tutti i tifosi italiani) è quello di ritrovare quella forza di gruppo che ci aveva contraddistinto in quelle partite così importanti, mostrando al mondo intero che gli azzurri non moriranno mai e anche se ci saranno dei momenti brutti come quest’ultimo periodo, la luce in fondo al tunnel arriverà. Il nostro pensiero ovviamente va anche al grande Gianluca Vialli, la sua presenza manca a tutti e l’uomo che è stato e che ha dato così tanto ad uno sport stupendo non morirà mai, sarà sempre nel cuore di tutti noi.