Dopo la bella vittoria convincente nel primo atto della semifinale di Coppa Italia, servivano altri 3 punti alla Juventus per superare un periodo triste e avaro di soddisfazioni per riportare il sereno anche in campionato. La vittoria è arrivata allo Stadium contro una Fiorentina a due facce: timida e spaventata nel primo tempo, pericolosa e minacciosa nella seconda parte di gara dove ha messo alle corde la muraglia difensiva eretta da Max Allegri.
Ma al triplice fischio a gioire sono stati i bianconeri che ritrovano la vittoria e un po’ di fiducia in vista del finale di stagione. Mancavano da oltre un mese i 3 punti per la Juventus che avevano strappato l’ultimo successo il 25 Febbraio al termine del lunch match contro il Frosinone ma stavolta contro un avversario di tutto rispetto, si sono riviste tracce della Juve sporca e cattiva che nel girone d’andata inanellava una vittoria dietro l’altra.
Ottimo l’approccio alla gara dei bianconeri, non fluidi nello sviluppare la manovra con efficacia specialmente negli ultimi metri ma molto determinati nell’aggredire l’avversario e nell’indirizzare la partita nel binario giusto. E a suon di gol annullati (ben 3 in 32 minuti) al minuto n. 21 arriva il gol che sblocca il match con Gatti che si ritrova al posto giusto e al momento giusto nel deviare in porta il pallone dopo il palo colpito da Bremer sugli sviluppi di un corner. Quarto gol in campionato per il difensore torinese che ritrova un altro gol pesantissimo dopo quelli decisivi segnati contro il Monza e il Napoli. Il fiuto dell’ex difensore del Frosinone porta fortuna ai bianconeri che hanno sempre vinto la partita quando sul tabellino compare il nome del difensore italiano classe 1998 che ad oggi è il difensore centrale più prolifico d’Europa.
Un bel traguardo per un giocatore che si è affacciato al grande calcio da appena 3 anni e che si è tolto grandi soddisfazioni da quando è arrivato a Torino guadagnandosi i galloni di difensore ruvido ma molto efficace sottoporta.
La Fiorentina esce dall’intervallo con un solo gol subito e due cambi che riescono a ribaltare l’inerzia del match con l’ingresso in campo di Sottil e Maxime Lopez. Il possesso palla della squadra di Italiano si fa sempre più insistente e la Juventus arretra sempre di più, limitandosi a contenere il pressing alto dei viola che si fa sempre più insistente con il passare dei minuti. Al minuto n. 74, Nico Gonzalez riesce a saltare Danilo e scaglia un mancino a giro sul secondo palo che chiama al super intervento di Szczesny che con un balzo in controtempo riesce a deviare il pallone sulla traversa. Il portiere polacco mette un vero e proprio sigillo sul match come accaduto in più occasioni anche nel girone d’andata.
La fortuna aiuta i bianconeri 10 minuti dopo quando su un tiro cross di Maxime Lopez, Szczesny sporca la traiettoria che finisce nei paraggi di Beltran che colpisce a botta sicura ma trova la deviazione di Nzola che si traveste da difensore ed evita il gol del pareggio dei gigliati.
Terminano le emozioni di una partita a due volti per entrambe le squadre con la Juve che ritrova vittoria e sorrisi al netto di un possesso palla del 24% in casa contro la decima forza della Serie A. Una vittoria dal sapore antico con quel retrogusto di corto muso che farà sorridere Allegri che si gode una classifica nuovamente positiva con gli stop di Bologna e Atalanta che fortificano la posizione bianconera in ottica Champions League.
Bellissima infine la dedica di Federico Gatti che dopo aver siglato il gol partita, dedica il gol e alla vittoria alla memoria di Marco Pezzati, 31enne fiorentino, scomparso in un’incidente stradale il 22 Febbraio scorso. Marco era un grande tifoso viola e aveva condiviso il campo e lo spogliatoio con Federico ai tempi di Verbania. Tra i due era nato un forte legame extra campo che proseguiva nella vita di tutti i giorni.
Gatti ha dedicato il gol alla memoria dell’amico Marco, con un messaggio Instagram che ha commosso tutti.
Juventus-Fiorentina è anche questo e per una volta a vincere sono state la solidarietà e il rispetto anche dopo il triplice fischio finale.
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