Il noto giornalista ha analizzato il tema caldo delle ultime ore.
IL PUNTO – Ai microfoni di TuttomercatoWeb Radio, Mario Sconcerti ha commentato la scelta della Juventus di non rinnovare il contratto a Paulo Dybala. La decisione della nuova dirigenza è quella di non trattare ad oltranza, come spiega il giornalista.
Sull’addio di Dybala
“La novità è che la Juventus abbia rinunciato a trattativa e giocatore, c’è stato un blocco dopo un lungo ragionamento. Una decisione tranciante è rischiosa, anche se loro sono quelli ad avere più dati di tutti. Prendiamo atto di una soluzione inattesa, della non-trattativa. Non so dire se sia un bene o un male, chi ha preso questa decisione pensava fosse giusta”
Quanto pesa l’aspetto anagrafico e fisico?
“Non moltissimo, a novembre avevano trovato l’accordo. Sono cambiate semmai più le situazioni economiche di quelle atletiche. I cambiamenti non possono essere arrivati dopo due contratture, è stato l’investimento su Vlahovic che porta a riflessioni e qualche rinuncia. Dal punto di vista tecnico è stato perso un giocatore molto importante. In una stagione che giudichiamo inesistente ha segnato quanto Leao, Giroud o Ibrahimovic. Peraltro era rientrato con un’ottima prestazione, c’è da pensare a un progetto più di largo respiro”
Spostamento dell’asse voluto dalla proprietà?
“Agnelli non è uno prevedibile, ma quando ci si aspetta un suo intervento ecco Arrivabene. Mi sembra ci sia un’attenzione più generale verso la società, forse Agnelli dopo tanti anni ha imparato a fare il presidente-proprietario anche se non lo è. Questo di Dybala però è un inizio e non possiamo giudicare una nuova via così, dobbiamo aspettare nuovi fatti”