LE DICHIARAZIONI – Intervistato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport“, Adrien Rabiot parla in vista dell’inizio del Mondiale e del ritorno in campionato della Juventus. Di seguito, le sue affermazioni.
Sulla conquista del terzo posto in campionato:
“Era il nostro obiettivo e da gennaio sono certo che ci giocheremo alla pari lo scudetto, anche grazie ai rientri di Pogba e Chiesa”
Confermarsi in Qatar, missione impossibile per la Francia?
“Nulla è impossibile, nella vita come nel calcio. Sarà complicata, perché è già difficile quando non si è tra i favoriti. Da campioni in carica tutti vorranno batterci. È una bella sfida collettiva, ma vogliamo scrivere la storia. In ogni caso è un’esperienza unica per qualsiasi giocatore”
Il c.t. Didier Deschamps la definisce un giocatore di equilibrio:
“Ne parliamo spesso. Mi ero definito così e mi ha dato ragione. Un giocatore di equilibrio è quello che fa il legame tra attacco e difesa, con una giusta posizione e riflessione tattica, per leggere e capire il gioco, adattarsi alle situazioni, con o senza palla, reagendo ai movimenti dei compagni”
Quanto le sono serviti questi quattro anni alla Juventus, e in particolare le stagioni con Allegri, che l’aveva voluta fortemente a Torino, prima di lasciare il posto a Sarri?
“Ho imparato molto anche con Sarri, ma queste stagioni con Allegri mi hanno permesso di migliorare tanto. Quest’anno per esempio studio molto i video con uno dei suoi vice, Paolo Bianco. È un lavoro che poi mi serve pure in nazionale, anche se qui ovviamente giochiamo in modo diverso”
La Juventus adesso è terza: credete nello scudetto?
“Vista la rosa, non ho mai avuto dubbi sulla possibilità di lottare per il titolo. L’inizio non è stato facile per gli infortuni. Non abbiamo mai giocato al completo, ma avevamo l’obiettivo di tornare sul podio prima del Mondiale, per sfidare a gennaio il Napoli che ha fatto un inizio di stagione incredibile. Ma pure loro perderanno qualche punto per strada, sta a noi approfittarne. Dieci punti sembrano tanti, ma la stagione è lunga. Il ritorno di Chiesa e Pogba ci farà bene, come il contributo dei giovani come Fagioli, Miretti, Soulé e Iling Junior. Insieme possiamo puntare allo scudetto. È quasi un peccato fermarsi adesso perché si è innescato un cambio di mentalità e abbiamo creato il clima giusto, con energia ed entusiasmo”
Con Cuadrado lei è il giocatore più utilizzato da quando è arrivato e ormai tra i leader della Juventus: potrebbe interessarla la fascia di capitano?
“Mi sento già importante, perché Allegri conta davvero su di me. Per la fascia c’è già una gerarchia con Bonucci, Cuadrado e Danilo. Anche se potrebbe avere una logica pensarci, non è una priorità. La cosa più importante è portare in alto la Juve”