La Juventus torva la SPAL nei quarti di finale di Coppa Italia, unica squadra di serie B ancora in competizione. Brutto dirlo, ma si vede, lo racconta il risultato finale. L’ultimo precedente in Coppa contro i ferraresi finì con una “manita” (5-0 con doppietta di Cuccureddu e tripletta di Anastasi), una partita trasmessa addirittura in Tv (meglio tubo catodico) in bianco e nero. Era il 1973. Gli altri due precedenti risalgono ancora più indietro nel tempo: 4-1 per la Spal nel 1964, 4-1 per la Juventus nel 1964. Quella di oggi, però, è stata la prima gara di Coppa Italia giocata contro la SPAL a Torino.
Pirlo schiera un 4-4-2 pieno di novità: Buffon, Dragusin, Demiral, De Ligt, Frabotta, Bernardeschi, Fagioli, Rabiot, Ramsey, Kulusevski, Morata.
SPAL che risponde con Berisha, Okoli, Vicari, Ranieri, Dickmann, Esposito, Missiroli, Sernicola, Brignola, Seck, Floccari. I ferraresi cercano l’impresa dopo aver eliminato Bari, Crotone, Monza e Sassuolo; ma la bella novella inizia a svanire sin dal primo quarto d’ora, quando Rabiot tenta la percussione centrale in area di rigore, subisce un tackle e finisce a terra. Per l’arbitro Pezzuto è simulazione del centrocampista francese, ma qualche secondo dopo il VAR richiama il direttore di gara che, riguardando al monitor l’azione, cambia idea: rigore per la Juventus! Alvaro Morata si incarica della battuta dal dischetto, spiazza Berisha e porta in vantaggio la Juve. Per lo spagnolo è il secondo gol in Coppa Italia dopo quello messo a segno negli ottavi contro il Genoa. Passano altri 15 minuti e i bianconeri trovano il raddoppio con Frabotta, servito sublimamente da Kulusevski. È il primo gol in maglia bianconero per l’esterno.
Le squadre vanno negli spogliatoi sul 2-0, al rientro Pirlo sostituisce Bernardeschi con Di Pardo, esordio in prima squadra per il giovane Under23 (tra l’altro ex della gara). Altra notizia positiva arriva al 66esimo, quando Frabotta lascia spazio al rientro in campo post-Covid di Alex Sandro. Esce anche Morata per Chiesa. Nel frattempo il tabellino lievita in favore della Juve, Kulusevski trova il 3-0 dopo un brutto errore di Tomovic. Ma la brutta serata per i ferraresi non termina qui, infatti, all’ultimo minuto di recupero arriva la gioia anche per l’ex-viola Federico Chiesa che, dopo un batti e ribatti in area di rigore, scarta Berisha e firma il 4-0.
Poker alla SPAL, fischio finale e fine dei giochi. I bianconeri passano il turno agevolmente, fornendo gioco, energie fresche e grandi ritorni. Ora testa al campionato, con un occhio al prossimo turno, una partita che non sarà come le altre… in semifinale, infatti, sarà ancora Juventus – Inter, sarà ancora derby d’Italia!