SZCZESNY 6. Dopo il post pubblicato quest’oggi, frutto di un forte coinvolgimento personale nei confronti delle vicende che stanno interessando l’Ucraina, la domanda era se sarebbe comunque sceso in campo. Lui ha risposto presente. Un po’ di imprecisione, forse, sul raddoppio dell’Empoli, quando La Mantia lo sorprende sul suo palo. VIGILE
DANILO 6. Dopo soli quattro minuti di gioco l’idea è quella di un déjà vu, con il brasiliano che, su calcio d’angolo battuto da Cuadrado, tenta il colpo di testa vincente sulla falsariga di Bergamo. Un po’ di responsabilità è la sua nel pareggio dell’Empoli, quando sulla conclusione ravvicinata di Zurkowski non è piazzato come dovrebbe. SPENTO
BONUCCI 7.5. Partita sontuosa per il centrale bianconero, preciso negli interventi e nelle marcature, come quando al 20′ sventa il pericolo di Zurkowski che calcia di prima intenzione verso la porta. Si ripete anche nel secondo tempo, salvando due occasioni pericolosissime. GARANZIA
DE LIGT 6.5. Come sempre nell’ultimo periodo, il centrale fa il suo dovere, confezionando una prestazione che conferma le aspettative. Entrambi i gol incassati dai bianconeri non sono imputabili ai singoli. TORRE
PELLEGRINI 6.5. La stoffa ce l’ha e, tenendo anche conto di un impiego saltuario da parte di Allegri, quando viene chiamato in causa il giovane terzino non disdegna mai, puntellando la sua fascia con evidenti percussioni. Manca solo quel piccolo salto di qualità che, forse, potrebbe assicurargli una maggiore continuità nel gioco. IN CRESCITA
CUADRADO 7. A tratti si ha come il timore che possa perdersi nei meandri della sua “pazzia”, ma quando si accende riesce sempre a fare la differenza. In due occasioni cerca l’eurogol, come accaduto col Genoa, dalla bandierina, ma la vera pennellata la confeziona per il 2-1 di Vlahovic quando, invece di tirare in porta, chiude la giocata e inventa un assist al bacio per il serbo. LUCE
ZAKARIA 6.5. La sua partita finisce troppo presto: al 34′, infatti, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un problema all’adduttore. L’unica azione degna di nota è quando, al 7′, recupera un gran pallone a centrocampo e, dopo uno scambio con Vlahovic, tenta il tiro al quale si oppone un super Vicario. SFORTUNATO Al 34′ LOCATELLI 7. Il suo tocco lo fa sempre vedere: la coesistenza con Arthur, con il quale è spesso costretto a contendersi il ruolo di regista, sortisce qualche effetto, con l’ex Sassuolo che, liberandosi dalla fase di costruzione, si avventura negli inserimenti e ripulisce molti palloni. EVERGREEN
ARTHUR 5.5. La sua prestazione non esordisce nel migliore dei modi, con Allegri che lo rimprovera più volte dalla panchina poiché incapace di smarcarsi e di servire palloni giocabili agli attaccanti. Poi, qualcosa di buono lo fa vedere, come quando al 47′ avvia l’azione del raddoppio bianconero recuperando una buona palla a centrocampo e aprendo per Cuadrado. Rimane il fatto, però, che si può sempre dare di più. DA RIVEDERE.
RABIOT 7. Come con Arthur, anche nel caso del francese, specie nei minuti iniziali del primo tempo, Allegri lo riprende più volte chiedendogli maggiore ampiezza. La sua prestazione, però, mostra un’evidente e positiva evoluzione: gran cross quello servito dal francese per l’incornata vincente di Kean al 32′. PRESENTE
VLAHOVIC 8. Il nuovo leader bianconero: lotta su tutti i palloni, nonostante la marcatura stretta di Luperto, si inserisce con grande facilità negli spazi e, soprattutto, ci prova sempre, dimostrando una fame da cui altri dovrebbero forse prendere esempio. Come al suo solito, inoltre, mette ancora il sigillo sulla partita: prima al 47′ su cross di Cuadrado, poi al 66′ scucchiaiando l’assist di Morata. INIMITABILE
KEAN 7. E’ la sua partita, la sua occasione, e lui riesce a sfruttarla: è sua la rete del vantaggio bianconero, frutto di un gran colpo di testa su cross di Rabiot. Un messaggio importante per Allegri. SQUILLO. Al 61′ MORATA 6.5: Allegri lo butta nella mischia a metà del secondo tempo, sperando nella giusta intesa con Vlahovic. E così accade. Pronti, partenza, via: incursione dello spagnolo e assist vincente per il serbo. SOLITO
ALLEGRI 7. La sente molto questa partita, consapevole della sua crucialità ai fini della classifica. Seppur con qualche sofferenza in più del previsto, l’obiettivo viene centrato: tre punti preziosi che, ora, fanno volare questa Juventus a -7 dalla vetta. Un distacco non più così irrimediabile. SORRIDENTE