L’intervista della ‘Gazzetta dello Sport’ all’ex allenatore della Juventus
252 PARI – Massimiliano Allegri è certamente uno degli allenatori italiani più vincenti della storia. Le sue 252 vittorie in Serie A sono condivise con un altro mostro sacro del nostro calcio che risponde al nome di Fabio Capello. L’ex tecnico di Milan, Roma e Juventus tra le altre, è stato intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport‘ e ha parlato proprio dell’allenatore livornese. Ecco le sue dichiarazioni:
“Se mi ha dato fastidio essere raggiunto? Non lo sapevo neanche, a casa non ho nulla. Nessun trofeo, nessun record, ho tutto in un baule. E poi i record sono fatti per essere battuti. Io e Allegri possiamo essere considerati allo stesso modo, perché entrambi non usiamo un solo sistema di gioco, entrambi leggiamo bene le partite e vinciamo con i cambi. Mi ci rivedo in lui per questo. Tornare alla Juve un errore? Confermo, avevo detto che sarebbe diventato un ombrellone e così è stato: ha attirato tutte le critiche su di sé. Per me non è colpevole in campo: ci ha messo un po’ di tempo per capire il da farsi, ma la strada scelta è la migliore. Ma nella decisione di tornare, lo ritengo colpevole: c’era un’offerta del Real Madrid e avrebbe dovuto accettarla. La Juve è stata una scelta comoda, perché all’estero devi metterti in discussione e avere a che fare con abitudini diverse. Ha preferito avere Livorno vicina.”