Un 2024 da dimenticare quello dei primi 3 mesi della Juventus che aveva iniziato il nuovo anno con i migliori auspici. Con un sogno scudetto da coltivare e la voglia di mettere i bastoni tra le ruote ad un Inter che sembrava subire il ruolo di favorita assoluta nel ruolo di vittoria finale, la squadra di Allegri ha mantenuto un ritmo strabiliante nei primi 5 mesi di stagione che avevano comunque promosso il lavoro dell’allenatore livornese.
Poi in una fredda serata di fine Gennaio che poteva regalare il sorpasso in classifica, la Juventus si è impantanata contro l’Empoli ed ha smarrito le sue certezze. La Vecchia Signora non ha mai strappato consensi dal punto di vista del gioco e dello spettacolo offerto, ma gli uomini di Allegri si sono contraddistinti per concentrazione e cattiveria agonistica che gli avevano permesso di poter insidiare il titolo ad un’Inter che sembrava non avere rivali. La Juventus si è svegliata dal sogno scudetto e nel giro di 2 mesi ha perso praticamente tutto, credibilità compresa.
Due mesi in cui sul campo sono mancati i risultati che rappresentavano il salvagente del lavoro di un tecnico pragmatico e stratega ma restio a cambiare la struttura di una squadra che non ha mai brillato anche quando macinava punti fino al 27 Gennaio scorso.
Sono solo 7 punti raccolti nelle ultime 9 partite testimoniano un crollo fisico, tecnico e strutturale di una squadra che sta perdendo riferimenti in campo e nello spogliatoio.
A Roma senza Vlahovic anche Allegri ci ha messo del suo rispolverando in campo De Sciglio per la prima volta dopo l’infortunio in un momento non indicato per fare esperimenti. Con una squadra in crisi di gioco e anche di risultati i bianconeri sono scesi in campo con la difesa a 4 salvo poi tornare al consueto 3-5-2 nella seconda porzione di partita. Poche idee ma abbastanza confuse nella prestazione dei giocatori in campo, con i cambi che a partita in corso non sono riusciti ad aggiungere personalità ad una squadra timorosa e creata per non subire l’avversario difendendo piuttosto che cercare di dominare attaccando.
Il gol di Marusic subito all’ultimo minuto della partita con Sekulov che non legge il taglio del calciatore montenegrino costa un altro punto ad una squadra che ha perso anche il secondo posto e deve rimettersi in carreggiata per scongiurare il peggio.
Non una grande idea quella di Allegri di puntare sul classe 2002 della Next Gen che ricorda quanto accaduto al Maradona con Nonge entrato e sostituito dal campo dopo appena 14 minuti e un rigore causato.
La classifica inizia a preoccupare con il Milan che ha staccato i bianconeri e si è preso il secondo posto ma anche Bologna e Roma possono avvicinarsi in classifica e mettere in discussione la qualificazione in Champions con il calendario che non sorride alla Juve con diversi scontri diretti da affrontare prima dei titoli di coda di un’altra stagione.
Allegri che ha un anno di contratto e una conferma tutt’altro che scontata è chiamato ad una reazione per risollevare una squadra che sembra in caduta libera. La Coppa Italia con l’andata della semifinale in scena tra 24h sempre contro la Lazio deve rappresentare lo stimolo per provare ad alzare un trofeo.
La vittoria all’ultimo respiro degli uomini di Tudor può aggiungere fiducia ai biancocelesti attesi allo Stadium da un boost di adrenalina.
In campo devono andare gli uomini migliori quindi spazio a Vlahovic e Chiesa in attacco con McKennie, Locatelli e Rabiot che completeranno il centrocampo per cercare di strappare un vantaggio in vista del ritorno in programma all’Olimpico il 23 Aprile.
Il finale di stagione è tutto da scrivere con trasferte difficili e una finale da raggiungere per salvare una stagione partita con premesse decisamente migliori. La società non è esente da colpe presentando al tecnico un organico con un deficit tecnico specialmente in mezzo al campo con un mercato di gennaio che doveva essere più massiccio sul piano degli investimenti. Tanti giocatori potrebbero cambiare aria nella prossima stagione con una guida tecnica diversa e una competizione europea da affrontare. La Juventus si gioca tutto nei prossimi due mesi dalla Champions League alla Coppa Italia e Allegri devi rimettere in corsa una macchina difettosa che sembra aver finito la benzina.
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