L’esterno svedese, dopo aver lasciato la Juventus lo scorso gennaio, ha come riniziato una nuova vita al Tottenham, mettendo in luce tutto il suo valore. Qualche rimpianto dalle parti di Torino?
NON ERA DESTINO. Ormai è pressoché un classico: quando un giocatore lascia una squadra per iniziare un’altra avventura spesso succede che venga rimpianto. Sarà il caso anche di Dejan Kulusevski? Forse in molti, in Inghilterra e non solo, si staranno chiedendo perché la Juventus abbia deciso di venderlo, vista la crescita esponenziale mostrata con la nuova maglia del Tottenham. Da quando, lo scorso gennaio, è approdato alla corte di Antonio Conte lo svedese ha messo a segno 3 gol e 6 assist in 13 presenze, facendo già meglio della sua prima parte di stagione alla Juve, dove aveva realizzato appena 2 reti e 3 assist in 27 apparizioni in campo, laddove peraltro ha giocato soltanto 3 minuti in più rispetto alle 13 con gli inglesi (972 contro 969).
Ennesimo abbaglio da parte della dirigenza bianconera o colpa di un feeling in realtà mai nato? Probabilmente più la seconda opzione, dato che la poca intesa tra il giocatore e Massimiliano Allegri era abbastanza evidente agli occhi di tutti. Arrivato a Torino dopo l’exploit con il Parma, Kulusevski non è mai riuscito a dimostrare il suo vero valore in bianconero, con il tecnico toscano che, almeno all’apparenza, non ha nutrito particolare fiducia nei suoi riguardi: sostituendolo più e più volte nel corso delle partite; condannandolo in diverse occasioni alla panchina; sballottandolo in ogni parte del campo, senza mai dargli una collocazione fissa. E’ vero che anche lo svedese, in alcune circostanze, ha deluso le aspettative con prestazioni opache e poco incisive, ma forse la ragione di tutto ciò si può ricollegare alla poca stima avvertita nei suoi confronti.
Perché, in Inghilterra, il suo rendimento ha dunque mostrato un netto cambio di passo? Merito di Antonio Conte, si direbbe, che con una cura magica ha ridato nuova linfa al giocatore, tornato improvvisamente a deliziare tutti con la sua combo calcistica fatta di tecnica e velocità. Il tecnico, infatti, si è rivelato particolarmente abile nell’individuare fin da subito la posizione ideale per lui, schierandolo poi con continuità e sfruttando le sue incursioni a campo scoperto. Nello specifico, il ruolo riservatogli è quello di esterno destro d’attacco, mostrandosi il collante perfetto fra la mediana e l’attacco, grazie ad un modus operandi particolarmente efficace: intercettare molti palloni, raddoppiare sugli esterni di centrocampo e ripartire palla al piede con estrema tecnica e rapidità.
Oltre Manica Kulusevski si sta pian piano prendendo la scena e l’acquisto per 35 milioni dai bianconeri viene ormai dato per certo, a prescindere dall’obbligatorietà o meno in base alla qualificazione alla Champions. Qualche rimpianto all’orizzonte? Forse resterà il dubbio di non aver fatto abbastanza per valorizzarlo, con la consapevolezza che però certi amori non sono proprio destinati a sbocciare.