Un breve viaggio, tra storia personale e profilazione tecnica, alla scoperta del giovane centravanti del Sassuolo, definito quest’oggi l’obiettivo numero uno del mercato bianconero.
IL NOME DEL MOMENTO – Alla domanda se si potesse considerare un bad boy, complici i tatuaggi e un’infanzia non semplicissima, ha risposto: “Chiedete a tutti quelli che mi conoscono, sono esattamente l’opposto”. Gianluca Scamacca è ‘l’uomo del giorno’, l’uomo che la Juventus avrebbe dichiarato di volere a tutti i costi (si fa per dire).
LA STORIA – A soli 10 anni, viene osservato dalla Lazio che decide di tenerselo stretto per altri 3 anni, finché la Roma, sua squadra del cuore, punta gli occhi su di lui, per poi decidere di trasferirvisi nel 2012. Si tratta di tre anni ad alto livello che per lui sono come il punto di partenza e che gli consentono di affrontare una di quelle esperienze che ti capitano una volta nella vita: nel 2015 il PSV Eindhoven lo mette nel mirino e lo acquista, un’esperienza che gli ha permesso di crescere individualmente e di aprire la propria testa ad un nuovo tipo di calcio. Nella stagione 2016/17 viene aggregato alla squadra B del PSV, il Jong PSV, debuttando a soli 17 anni nella partita vinta per 2-1 contro il VVV-Venlo. Il cuore, però, lo riporta ben presto in patria, dove il Sassuolo, che lo segue da tempo, decide di acquistarlo a titolo definitivo nel 2017, per poi mandarlo a farsi le ossa in giro: Cremonese, Pec Zwolle, Ascoli e Genoa, squadra con cui l’anno scorso ha segnato i suoi primi gol in Serie A (saranno 8 a fine stagione). Quest’anno, poi, la grande chance di tornare al Sassuolo per provare la consacrazione e mettere così in mostra le sue qualità.
PROFILO – Quello che ti colpisce è la stazza, ma ciò che ti rapisce davvero è la tecnica. Scamacca non si può definire il classico centravanti solo potenza e gioco in area, ma risulta perfettamente in linea con l’evoluzione del ruolo che gli chiede la modernità, elevandosi molto spesso a seconda punta. Il suo modo di giocare è molto ampio ed una delle caratteristiche distintive è la sua capacità di dividersi tra area di rigore e trequarti offensiva, alternando buone fasi di non possesso. Il suo lavoro da seconda punta, inoltre, è fondamentale sia per aiutare la squadra a risalire il campo, sia ad aprire spazi all’inserimento dei centrocampisti più offensivi. Infatti, essendo dotato di una buona tecnica di base, a cui abbina un buon uso del fisico, Scamacca è un ottimo appiglio per far avanzare la manovra in fretta. A tutto ciò, inoltre, va aggiunta una discreta coordinazione: calcia benissimo in quasi tutte le situazioni ed è davvero difficile vederlo sbagliare una conclusione. Ci sono, pertanto, anche alcuni aspetti da migliorare, come la sua capacità di occupare l’area e rinsaldare la sua presenza nella fase offensiva.
PROSSIMO ACQUISTO? – Sarà lui l’uomo giusto per rinvigorire l’attacco della Juventus o, comunque, da affiancare ad Alvaro Morata, sempre più in cerca di una ‘spalla’ a cui appoggiarsi? Con Martial e Aubameyang bocciati per un discorso anagrafico, Vlahovic sempre più proiettato verso la Premier League e la trattativa Icardi in fase di stallo, la società bianconera sembra fortemente interessata al 22enne centravanti del Sassuolo, che peraltro risulta perfettamente in linea con la politica ‘largo ai giovani’ adottata per ricostruire il futuro. L’imprevisto, però, è sempre dietro l’angolo e la concorrenza non accenna a diminuire: la Juventus saprà mantenere fermamente la presa?