La sconfitta in finale di Supercoppa è una ferita che brucia e che, a poche ore dalla sua conclusione, lascia ancora un forte amaro in bocca. Il gol subito all’ultimo secondo dei tempi supplementari ha negato alla squadra di Allegri la lotteria dei calci di rigore e permesso agli eterni rivali di festeggiare il primo trofeo della stagione. Una rete propiziata dall’errore clamoroso ed eccessivamente ingenuo di Alex Sandro. Per il terzino brasiliano la disattenzione di San Siro, però, è la fotocopia del negativo periodo che il giocatore sta vivendo in maglia bianconera.
NUMERI – Che la Juventus abbia delle lacune tecniche e tattiche è evidente e la sconfitta in Supercoppa di ieri sera è figlia di queste gravi mancanze. Tra le varie difficoltà che sta vivendo la squadra di Allegri c’è sicuramente quella legata alle deludenti prestazioni di Alex Sandro. Il terzino brasiliano non riesce a tornare ai livelli dei primi anni in bianconero e i numeri dell’ex Porto parlano chiaro. Infatti, se facessimo una media voto delle ultime tre stagioni, noteremmo, stando ai numeri di fantacalcio.it, come il risultato sarebbe a dir poco drammatico: un 5,9 totale, frutto di un 5,86 della stagione 2019-2020, del 6,06 del campionato 2020-21 e di un pessimo 5,79 della stagione attuale. Un’insufficienza generale che non ha nulla a che vedere con l’Alex Sandro devastante dei primi anni in maglia bianconera. Nella stagione 2016-17 – la seconda alla Juventus – il brasiliano mette a segno 3 reti e 5 assist in 27 presenze in Serie A e nella stagione successiva contribuisce a 4 reti, realizzandone altrettante. Anche nell’annata 2018-2019, il suo contributo è di alto livello: 31 partite giocate in campionato con 1 gol e 4 assist, per una media voto superiore alla sufficienza.
OGGI – Per la Juventus la mancanza di Alex Sandro si sente e si fa sentire. Nel corso della stagione attuale di Serie A, stando sempre ai voti rilasciati dalla redazione di fantacalcio.it, il brasiliano ha ottenuto una sola sufficienza, nel match vinto per 1 a 0 contro il Torino. La spinta sulla fascia sinistra che il brasiliano aveva abituato ad offrire è solamente un lontano ricordo. La Juve di oggi non è più quella di qualche anno fa: la solidità difensiva e la concretezza del primo centrocampo di allegriana memoria non esiste più. Oggi le lacune sono diverse e la mancanza di un solido equilibrio tra i reparti ha sicuramente fatto vacillare molte sicurezze ed anche la stessa predisposizione offensiva di Alex Sandro è inesorabilmente venuta meno. Una tendenza negativa crescente che non può essere più giustificabile e che ha condotto Max Allegri a delle scelte tattiche differenti, preferendo al brasiliano l’affidabilità e la freschezza di Luca Pellegrini e di Mattia De Sciglio. La centralità di Alex Sandro all’interno del progetto juventino è ormai ai minimi termini, il bisogno intrinseco di ‘Madama’ di dover avviare una rivoluzione generazionale ha relegato l’ex Porto ad un ruolo di secondo piano. Da un giocatore con la sua esperienza e con le sue qualità tecniche non ci si può aspettare un calo di rendimento così drastico. Un’involuzione che ha avuto il suo apice nella sfida di ieri sera contro l’Inter. Alex Sandro non è certamente l’unico male di questa Juventus, ma la grave disattenzione che ha consegnato la Supercoppa nelle mani della squadra di Simone Inzaghi è il simbolo più drammatico ed evidente del declino di un giocatore che ha contribuito a scrivere pagine importanti della storia della ‘Vecchia Signora’. Un errore che potrebbe costare al brasiliano un posto da titolare nel presente e nel futuro della Juventus.