La Juventus sta ritrovando il miglior Bernardeschi e il suo assist contro il Malmoe è la prova dello splendido momento di forma che sta vivendo. Tuttavia, quello dell’ultimo passaggio decisivo è da sempre un gesto tecnico molto apprezzato dal centrocampista della Juventus.
NUMERI – Nel mondo del ciclismo è facile ricordare le vittorie e le fughe in salita di campioni come Pantani, Moser, Contador, Coppi, Bartali e tanti altri, ma difficilmente balzano alla memoria i nomi del gregario, di colui che vive nell’ombra, sudando e faticando per rendere meno dura e complicata la vittoria del campione. Bernardeschi, se il calcio ragionasse come il ciclismo, farebbe parte di questa categoria nascosta, ma di grande importanza. Le statistiche parlano chiaro: 34 assist in 256 partite tra tutte le competizioni giocate con la maglia di Fiorentina e Juventus. Non stiamo parlando di numeri stratosferici, ma è significativo come il suo apporto alla ‘Vecchia Signora’ vada oltre la semplice gloria personale. Infatti, il numero degli assist messi a segno in seria A è superiore a quello delle reti segnate, per un totale di 24 a 21. Il suo record personale risale alla stagione 2017-18, la prima in bianconero: 6 assist tra campionato e Champions League.
CHAMPIONS LEAGUE – Il meraviglioso assist messo a segno mercoledì sera contro il Malmoe, oltre ad aver portato al gol vittoria di Moise Kean, ha permesso a Federico Bernardeschi di far registrare un nuovo record, diventando il primo giocatore a servire un assist in quattro partite interne consecutive di Champions League da Kingsley Coman tra settembre 2015 e marzo 2016 con il Bayern Monaco e il primo a riuscirci con la Juventus da Pavel Nedved nel 2006. La prima di queste quattro assistenze risale alla sfida casalinga contro il Porto nel ritorno degli ottavi di Champions League della passata stagione. In quell’occasione Bernardeschi servì a Rabiot il pallone dell’inutile 3 a 2 finale. Gli altri tre passaggi decisivi appartengono all’attuale stagione europea: il primo contro il Chelsea, che ha portato al decisivo gol di Chiesa, il secondo nel match vinto 4 a 2 contro lo Zenit e, infine, la splendida pennellata di esterno sinistro che ha portato al gol di Moise Kean contro il Malmoe. Un assist che si è rivelato prezioso e determinante, perché, oltre ad aver propiziato la rete del successo, ha consentito alla Juve di terminare il girone al primo posto. Bernardeschi sta ritrovando i numeri e la Juventus il suo gregario.