Gli uomini di Allegri sfideranno i portoghesi che agli ottavi hanno eliminato Arsenal, favorita per la vittoria finale
SOTTO LA LENTE – Anche stavolta l’appuntamento con la fortuna è rinviato a data da destinarsi. Infatti, l’urna di Nyon non è stata particolarmente benevola con la Juventus, che nei quarti di finale di Europa League sfiderà lo Sporting Lisbona. Non sarà una gara semplice, anche perché agli ottavi i lusitani hanno eliminato niente meno che l’Arsenal, capolista della Premier: 2-2 all’Alvalade, seguito da un prezioso 1-1 all’Emirates Stadium con tanto di disputa dei calci di rigore, che hanno sorriso alla squadra di Amorim. Già, proprio lui: quel Ruben Amorim che nel lontano 2014, con la maglia del Benfica, riuscì ad eliminare i bianconeri dall’Europa League in semifinale, strappando così il pass per la finale che si sarebbe disputata proprio all’Allianz Stadium. Segno del destino o pura casualità?
L’approdo dello Sporting nella competizione è avvenuto a causa della ‘retrocessione’ dalla Champions, in virtù di un rocambolesco terzo posto alle spalle di Tottenham ed Eintracht in un girone equilibratissimo fino all’ultima giornata. Pensare che l’avventura era iniziata nel migliore dei modi, con due vittorie nelle prime due giornate, ma poi il proseguo si è rivelato un disastro, con un solo punto conquistato nelle restanti quattro partite. Nel playoff di Europa League, invece, i lusitani hanno avuto facilmente la meglio sul Midtjylland: dopo l’1-1 interno dell’andata, in Danimarca hanno strappato la qualificazione con un perentorio 0-4. E’ agli ottavi, però, che è arrivata l’impresa maggiore, al cospetto dell’Arsenal grande favorita per il successo della competizione.
Velocità, qualità ed aggressività. Si potrebbe così sintetizzare lo stile di gioco dello Sporting, che di solita schiera un 3-4-2-1 fondato sulle qualità dei suoi tre uomini più offensivi: Goncalves, Edwards e Nuno Santos. Sono ben 24 le reti siglate complessivamente in campionato, un trio da paura che anche l’Arsenal ha faticato a contenere. In particolare, Pedro Goncalves è senza ombra di dubbio l’uomo di maggiore qualità e pericolosità. Con 12 centri in campionato e 3 in quattro gare di Europa League, l’attaccante classe 1998 si è definitivamente presentato al calciomercato, attirando su di sé l’attenzione di tantissimi club. Gli occhi di tutti brillano ancora per la perla contro l’Arsenal: palla sottratta a Jorginho, due passi in avanti oltre il centro del centrocampo e siluro da quasi 50 metri che ha sorpreso Ramsdale.
Anche se la Juventus parte favorita, non sarà un’impresa semplice superare lo Sporting, ma Allegri e compagni sono obbligati a provarci anche perché vincere l’Europa League potrebbe davvero essere l’ultima chance per tenersi una porta aperta sull’edizione 2023-24 della Champions League. Il tecnico dovrà affidarsi all’esperienza dei suoi uomini per affrontare un Aprile decisamente di fuoco, con Madama impegnata su ben tre fronti (campionato, Europa League e Coppa Italia). Dopo la partita di domani sera contro l’Inter, la sosta servirà a recuperare le energie e a prepararsi al meglio per lo sprint finale, con vista su quel tabù assolutamente da sfatare: è dalla Supercoppa europea del 1997 che nella bacheca bianconera manca un trofeo internazionale. Potrebbe accadere l’impensabile proprio in una delle stagioni più maledette?