Il suo cammino alla Juventus era partito in sordina, ma poi la sua caparbietà gli ha permesso di crescere e guadagnarsi col tempo un posto da titolare, complice un Alex Sandro sempre più spento.
STUPORE – Sembrava una storia d’amore destinata a non decollare, ma che forse è riuscita a trovare la propria dimensione allo scadere di questo 2021. Luca Pellegrini, arrivato a Torino nell’estate del 2019 tramite lo scambio con Leonardo Spinazzola, sta convincendo tutti sempre di più, nonostante all’inizio di questa stagione per lui si era perfino profilata l’ipotesi di un eventuale prestito per consentirgli di giocare con maggiore continuità. Lui, però, ha deciso di restare alla Juventus e, pur consapevole di non essere tra le prime scelte, ha continuato a lavorare sodo per guadagnarsi un posto da titolare, una caparbietà che alla lunga lo ha ripagato ampiamente.
Il 6 novembre è stata la data decisiva: allo Stadium arriva la Fiorentina e Pellegrini a inizio secondo tempo sostituisce Alex Sandro. Da lì in poi la svolta, in quanto Allegri lo schiera sempre dall’inizio ad eccezione delle gare con Atalanta e Cagliari (a causa di alcuni fastidi muscolari). Tre partite consecutive da titolare in Serie A disputate in maniera convincente sono valse gli attestati di stima del tecnico, che lo ha dipinto così prima della gara contro il Venezia, in cui ha pure dispensato un bell’assist a Morata per il gol del vantaggio: “Luca è cresciuto molto. Ha molti meriti in questo, perché ha voluto rimanere alla Juve, può ancora migliorare. È una valida alternativa per Alex Sandro“.
Alternativa? Beh, al netto delle ultime prestazioni del brasiliano, si potrebbe azzardare forse non più. Nelle ultime stagioni, infatti, non si è più visto l’Alex Sandro additato come uno dei terzini sinistri più forti d’Europa, rendendosi protagonista di un’involuzione difficile da spiegare soprattutto a livello mentale. Un calo di cui, tuttavia, si è resa conto anche la Juventus, che al momento non sembra intenzionata a rinnovargli il contratto in scadenza nel 2023, togliendolo così dalla lista degli intoccabili.
Luca, al contrario, si è guadagnato la fiducia dell’ambiente grazie a quel mix di virtù emerse partita dopo partita: grinta, corsa, determinazione e capacità non indifferente di puntare e saltare l’avversario. Gli aspetti da migliorare non mancano, ma le doti finora dimostrate gli potrebbero consentire di scalare le gerarchie e di diventare il ‘re indiscusso’ della fascia sinistra. Nella nuova politica bianconera ‘largo ai giovani’, Allegri potrebbe aver già trovato una pedina importante per la Juventus del futuro, ma soprattutto di quel presente che al momento necessita di essere in parte raddrizzato. Da possibile partente a papabile protagonista in campionato e addirittura in Champions, nella cui lista per la fase ad eliminazione diretta verrà senz’altro inserito dopo l’esclusione iniziale: queste sono le storie che stupiscono e che scaldano il cuore.