La Juventus sta concentrando le sue forze sul mercato di gennaio, lavorando senza sosta per provare a regalare ad Allegri dei rinforzi, soprattutto per il centrocampo e per l’attacco. La difesa è il reparto che fino a questo momento sta dando meno problemi, ma andiamo ad analizzare più da vicino quello che dovrebbe essere il futuro della retroguardia bianconera.
MURO – La difesa bianconera è il punto forte di questa nuova Juventus targata Allegri. Il reparto arretrato è quello meno in sofferenza, rispetto ad un centrocampo scarico e privo di inventiva e un attacco sterile e in carenza di personale. I solo 17 gol subiti in questa prima parte di campionato testimoniano come la difesa juventina, nonostante le numerose difficoltà di questo 2021, sia nuovamente tra le migliori della nostra Serie A: meglio di Chiellini e compagni hanno fatto solo Inter e Napoli, rispettivamente 15 e 14 gol subiti in queste prime 19 partite. Tuttavia, andando a zoomare la fotografia di questo muro bianconero, possiamo notare le prime piccole crepe. Queste lievi spaccature sono dovute a diversi fattori: età, stimoli, infortuni, mercato.

ETA’ – Chiellini e Bonucci, rispettivamente 37 e 34 anni, sono i principali protagonisti di questa categoria. Le loro qualità tecniche sono fuori discussione e stanno dimostrando di poter essere decisivi anche a dispetto della loro età. Tuttavia, i due centrali non possono più rappresentare il futuro della difesa juventina. Chiellini, che ha un contratto con la Juve fino al 2023, è consapevole che il ritiro è alle porte e le sue condizioni fisiche non gli permettono di giocare con regolarità. Discorso simile per Leonardo Bonucci che, legato alla ‘Vecchia Signora’ fino al 2024, sa di poter guidare ancora per poco la retroguardia bianconera. Tuttavia, il centrale viterbese sta disputando una buonissima stagione e, dopo aver ottenuto il successo ai campionati europei con la Nazionale italiana, ha vinto anche il premio di migliore difensore dell’anno ai Globe Soccer Awards.

STIMOLI – Questo gruppo potrebbe essere formato da tre giocatori in particolare: Alex Sandro, Rugani e De Sciglio. Il brasiliano è in rotta di collisione con tutto l’ambiente Juve e le sue prestazioni stanno mostrando il peggiore Alex Sandro di tutta la sua avventura in maglia bianconera. Luca Pellegrini lo ha ormai privato della titolarità e, stando così le cose, il futuro del terzino è molto lontano da Torino. Per quanto riguarda Rugani e De Sciglio, per entrambi il discorso ruota intorno allo scarso minutaggio: vorrebbero giocare di più e sono consapevoli che la Juventus non può promettere nulla in tal senso. Gli stimoli sono importanti in questo sport e tutti e tre potrebbero andare a cercarli altrove.

INFORTUNI – All’interno di questa categoria ritroviamo Giorgio Chiellini. Il discorso si ricollega, ovviamente, a quello dell’età, poiché, soprattutto negli ultimi mesi, il capitano bianconero è rimasto fermo ai box più di quanto fosse abituato a fare. Sicuramente, le fatiche e ritmi serrati dell’Europeo estivo si sono fatti sentire, andando a stravolgere la tenuta fisica del centrale bianconero. Infatti, nell’arco di questa prima parte di stagione sono stati diversi gli stop causati da problemi muscolari: per un totale di undici presenze tra campionato e Champions League. Il 2022 potrebbe essere un anno molto importante sia con la maglia della Juventus che con quella azzurra della Nazionale. Ci sono diversi obiettivi da raggiungere e Chiellini ha voglia di essere ancora protagonista.

MERCATO – Quello del mercato è il fattore più imprevedibile e dal quale dipende una larga fetta del futuro della difesa bianconera. Il problema maggiore deriva dalla situazione precaria di Matthijs De Ligt. Il centrale olandese è il fiore all’occhiello di questa Juventus ed è lui il futuro leader della difesa bianconera, ma le continue voci riguardanti un suo possibile addio non fanno altro che aumentare le paure e le preoccupazioni di tifosi e dirigenza. Ovviamente, una sua eventuale cessione porterebbe nelle casse bianconere un’ottima somma di denaro, che restituirebbe una boccata d’ossigeno al club e darebbe la possibilità di puntare su giovani e interessanti difensori, come per esempio Gatti del Frosinone. Inoltre, se l’Atalanta non dovesse riscattare Demiral, il difensore turco farebbe ritorno alla Continassa; in caso contrario, se la ‘Dea’ dovesse esercitare il riscatto, nelle casse juventine entrerebbero ben 25 milioni di euro.