TOP
DANILO – Cuore, grinta, qualità e senso di appartenenza. Stagione da incorniciare quella del terzino brasiliano che, oltre ad avere indossato per buona parte dell’annata la fascia da capitano, ha stabilito anche il record di partite giocate in una singola stagione, 54. Quarto giocatore di movimento della Serie A ad avere giocato più minuti e, come se ciò non bastasse, è anche il primo tra i bianconeri per palloni recuperati, quello che ha affrontato più duelli difensivi e che ha intercettato più palloni. Un vero e proprio leader dentro e fuori dal campo.
SZCZESNY – l’esperto portiere polacco ha dimostrato, ancora un a volta, la sua affidabilità tra i pali. Nella stagione appena conclusa, nonostante alcuni forfait dovuti a problemi fisici, ha giocato dal primo minuto 28 partite in Serie A subendo 26 reti (11 in casa e 15 in trasferta) e totalizzando ben 15 clean sheet. Per quanto riguarda il suo rendimento in Champions League, Szczesny ha difeso la porta bianconera in quattro occasioni: da ricordare la splendida parata compiuta contro il Maccabi Haifa. Dopo il fallimentare andamento della Juventus nella massima competizione europea, il portierone ex Arsenal e Roma si è calato perfettamente nella dimensione dell’Europa League, risulatando tra i migliori estremi difensori della competizione: straordinarie le due parate compiute nel match di ritorno contro il Siviglia. A differenza della scorsa stagione, però, Szczesny non è riuscito a ripetere le ottime prestazioni dagli undici metri: nessun rigore parato nella Serie A 2022-23.
FAGIOLI – Annata da incorniciare per il giovane centrocampista della Juventus. Dopo un principio di stagione vissuta in panchina, alla fine di ottobre riesce a ritagliarsi spazio nell’undici titolare allegriano, dimostrando, sin da subito, tutto il suo valore e la sua maturità: gol vittoria in casa del Lecce il 29 ottobre e in rete contro l’Inter la domenica successiva. Dopo la pausa mondiale, Fagioli riparte con rinnovato entusiasmo: due assist nel rocambolesco match giocato contro l’Atalanta, uno contro Salernitana e Sampdoria e in rete contro la Cremonese sul finire della stagione, poco prima di rimediare la brutta e sfortunata rottura della clavicola che chiude in anticipo la sua più che postiva prima stagione in bianconero.
FLOP
ALEX SANDRO – Allegri lo utilizza spesso dal primo minuto, ma il terzino brasiliano non riesce a trovare la giusta continuità di rendimento. Alla prima uscita in campionato mette a segno il suo primo e unico assist della stagione, poi, però, si perde e, nonostante qualche buona prova, si rende protagonista di disastrose prestazioni come quelle contro Milan, Verona (espulso), Napoli, Atalanta, Lazio ed Empoli.
PAREDES – Molte ombre e pochissime luci. Stagione dell’argentino totalmente negativa sotto ogni punto di vista: zero stimoli, zero qualità, zero carisma. L’unica nota positiva è rappresentata dal primo, unico e ultimo gol realizzato con la maglia bianconera in tutto il campionato nel match contro il Lecce dello scorso 3 maggio. Il suo ritorno a Parigi non lascerà un vuoto nei cuori bianconeri.
VLAHOVIC – Il centravanti serbo chiude la sua seconda stagione in bianconero con un bottino realizzativo davvero misero: 10 gol messi a segno in campionato e 4 tra Champions League ed Europa League. L’ex Fiorentina ha certamente deluso le aspettative e, complice anche un costante problema di pubalgia, il suo rendimento è stato troppo discontinuo. Le sirene di mercato continuano a risuonare e, dopo il suo arrivo a Torino nel gennaio dello scorso anno, la sua permenenza alla Juve non è più così scontata.