Slitta nuovamente il prolungamento di contratto di Paulo Dybala. Per il rinnovo bisognerà aspettare il mese di gennaio.
NON ORA – Niente titoli di coda sulla vicenda del rinnovo della Joya ma finale aperto, col rischio concreto di non vedere un lieto fine. L’attuale contratto legherà il calciatore alla Juventus fino al 30 giugno 2022, poi le strade potranno nuovamente essere condivise o anche separarsi. I discorsi sul rinnovo vanno avanti da mesi in un tira e molla stucchevole fatto di tanto frequenti quanto inconcludenti voli intercontinentali del procuratore Antun mai risolutivi della vicenda. A voler pensar male, rimandare di settimana in settimana, di mese in mese non lascerebbe sottendere un sincero interesse delle parti nel proseguire il rapporto. Non alle condizioni richieste dal calciatore, e nemmeno a quelle della società. La volontà di entrambe le parti, come ripetutamente raccontato dagli addetti ai lavori, non è in discussione. Eppure un passo indietro è stato fatto, forse molto più lungimirante di quanto si possa pensare. Che la Juventus abbia analizzato più a fondo il rendimento di Dybala? Che abbia soppesato l’effettivo apporto del calciatore, in relazione alla tenuta fisica? Perché – è ora di dirlo a chiare lettere – l’integrità fisica dell’ex Palermo non lascia spazio a troppi giri di parole: è precaria. Ed è, infatti, notizia odierna quella che vorrebbe una Juventus particolarmente accorta, come non si vedeva da tempo, nel ridefinire in termini più garantisti l’accordo maturato con il calciatore ad ottobre. La nuova dirigenza si è a lungo interrogata sul rischio di investire dieci milioni all’anno per Dybala ed il risultato di tale riflessione porterà alla nuova formula. A volerci spingere oltre, il nuovo contratto potrebbe essere riscritto con una riduzione della parte fissa ed un aumento di quella variabile (i bonus). E non si esclude una riduzione della lunghezza dello stesso: non più un quadriennale bensì un triennale. Tutti sintomi che qualche domanda su una Joya non sempre splendente la Juventus se l’è posta. Il nuovo corso Arrivabene sembra aver posto i paletti alle nuove operazioni. Niente spese superflue. Niente sovrastime nel monte ingaggi. Viene allora da chiedersi se a Torino, nella contingenza del momento, ci si possa permettere un investimento di tali proporzioni. La domanda è in buona parte retorica. la risposta è già in una telenovela dalla durata imprecisata. Il rinnovo di Paulo Dybala, già definito nei dettagli, torna in discussione, dunque. E discuteremo a lungo anche il suo ruolo nello scacchiere tattico, ma in altra sede.