La Roma si aggiudica una partita combattuta in cui si sono scontrati due stili di gioco simili
SFORTUNA – La Roma interrompe la striscia di 7 risultati positivi della Juventus con una vittoria frutto della concentrazione e della fase difensiva attuata dai giallorossi che vincono di corto muso. Decide il match un tiro violento di Mancini che al 53′ pesca il jolly e rompe l’equilibrio di una gara noiosa, tattica, in cui le squadre hanno pensato a non commettere errori e a difendere prima di attaccare. Primo tempo avaro di emozioni con Mourinho che rinuncia al suo centravanti e lascia Abraham in panchina, con Dybala unico riferimento offensivo aiutato da Pellegrini e Wijnaldum per sfruttare al massimo le ripartenze. Ne esce fuori una gara arcigna dove le squadre che adottano lo stesso canovaccio tattico si annullano a vicenda fino alla grande occasione di Rabiot che di testa trova il corridoio giusto negato da un ottimo intervento di Rui Patricio e dal palo che aiuta i giallorossi.
Nella ripresa arriva il gol che spezza l’equilibrio, Mancini trova spazio e tenta una conclusione da fuori area che trova il secondo palo e gonfia la rete.
Il gol cambia la partita con la Juventus costretta ad alzare il baricentro e la Roma che può sfruttare le ripartenze. Allegri inserisce Chiesa per Fagioli e passa al 3-4-3 e Cuadrado trova un palo esterno su punizione che grida vendetta. Mou prova ad alzare il motore offensivo giallorosso inserendo Abraham e Allegri replica con Pogba e Kean. Ma la partita di Kean non inizia nemmeno perché l’attaccante italiano in 40 secondi commette un fallo di reazione rifilando un calcione a Mancini e si guadagna la via degli spogliatoi senza neanche sporcarsi la maglietta. Ingenuità colossale dell’attaccante bianconero che lascia la Juventus in 10 che prova comunque l’arrembaggio finale. Il terzo legno della Juventus con un quasi autogoll di Mancini fa capire che la fortuna ha girato le spalle alla Vecchia Signora che spegne le sue speranze di pareggio sulla conclusione da ottima posizione di Danilo, controllata in due tempi da Rui Patricio.
La Roma non incanta ma vince una partita di sofferenza, la Juventus può recriminare perché la sconfitta è immeritata e Mou batte Allegri con il suo marchio di fabbrica.