Non cessano i sussulti alla Juventus per quello che riguarda le novità sull’inchiesta avviata dalla procura federale. Il procuratore federale Chinè ha chiesto una nuova proroga per le “manovre stipendì” e le “partnership sospette” che sarebbero state condotte con diverse società e che aveva successivamente portato alla trasmissione dei documenti ad ulteriori procure tra cui Bologna, Cagliari, Genova, Udine, Bergamo e Modena. Per tale ragione il procuratore Chinè ha potuto presentare alla Procura generale dello Sport del Coni due ulteriori proroghe sull’indagine, uno di quaranta giorni, l’altro di venti con il conseguente rischio di complicarsi la vicenda e che oltre ai dirigenti potrebbe coinvolgere in modo diretto anche gli eventuali calciatori che avrebbero firmato quegli accordi.
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