Le parole dell’ex consigliera indipendente del Cda della Juve raccontate ai magistrati dell’inchiesta.
RISVOLTO – Emergono le prieme indiscrezioni del colloquio in procura di Daniela Marilungo, ex consigliera indipendente del cda Juve avvenuto lo scorso 12 gennaio. Marilungo parla per otto ore come persona informata sui fatti, ripercorrendo tutte le tappe che hanno portato alla decisione di dimettersi il 25 novembre scorso, tre giorni prima della scelta di tutto il cda bianconero. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni riportate da Il Corriere della Sera:
“Mi sono dimessa con e-mail e raccomandata il 25 novembre 2022. La decisione la stavo meditando ma non era proprio nell’aria; a fronte dell’ultimo cda, dopo una notte insonne, mi sentivo a disagio. Sia Andrea Agnelli che John Elkann, ci avevano comunicato a noi consiglieri indipendenti che Laurence Debroux e Suzanne Heywood (consiglieri non indipendenti, ndr) avevano preannunciato a loro volta le dimissioni. Questa notizia fa scattare il timing delle mie dimissioni e la sera mi faccio un bel pianto liberatorio. Successivamente, continuo a ricevere mail di convocazione e mi vengono chiesti i contatti del mio avvocato, che mi diceva di non approvare questo bilancio, altrimenti sarei andata dritta verso le conseguenze che volevo evitare. Il presidente Andrea Agnelli voleva approvare il bilancio a tutti i costi, altrimenti si rischiava la mancata iscrizione al campionato o dei punti di penalizzazione in classifica. John Elkann aveva un atteggiamento più soft e collaborativo. Prima la deadline doveva essere a novembre poi venne fuori che si poteva fino a giugno 2023. Così la nostra preoccupazione aumenta, ci hanno più volte rappresentato come queste conseguenze sportive potessero impattare sulla continuità aziendale. Dalla Juventus non ho mai ricevuto le carte della Procura, sono venuta a saperlo a fine ottobre”.