Il doppio ex di Juve e Inter parla del match di domani sera tra le sue due vecchie squadre.
DICHIARAZIONI – Marco Tardelli, nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha parlato di Juventus, Inter e di alcuni protagonisti del Derby d’Italia che domani sera accenderà San Siro. Quelle vissute dal campione del mondo con le maglie di Inter e Juve sono state due avventure totalmente opposte: campione d’Italia e d’Europa con i bianconeri, poco più di quaranta presenze da giocatore e un esonero da allenatore con i nerazzurri. Tuttavia, Tardelli è rimasto legato ad entrambe le realtà e il derby d’Italia di domani sarà per lui un bellissismo tuffo nel passato. Queste le sue parole dalle colonne della rosea:
“È una sfida già molto importante per le ambizioni delle squadre, ma è più decisiva per la Juve, sono i numeri a dirlo. Mentalmente sarebbe dura ripartire e pensare allo scudetto con un divario così importante. E davanti corrono. La Juve non è ancora la Juve. È ritornata, ha fatto delle belle cose ma l’anima della squadra oggi è la difesa e quindi non può essere vera Juve. Questa squadra si sta reggendo molto sulla compattezza difensiva e tutto parte dal lì, non avendo un centrocampo ancora in grado di dare equilibrio e legare tutti i reparti. Allegri l’ha sistemata bene perché ha trovato la formula per ottenere il meglio anche in questa maniera, cioè basandosi sulla difesa e sulle ripartenze di Chiesa, Morata e gli altri in grado di fare la differenza.”
Su Barella:
“Tornerà la vera Juve quando si riuscirà a inserire qualcuno in mezzo. Manca un vero play oltre a un uomo alla Barella, che invece sta rendendo grande l’Inter.”
Sul Federico Chiesa:
“Federico Chiesa è quello che meglio di tutti sa penetrare e mettere in pericolo le difese, i tre dietro dell’Inter sono forti fisicamente ma possono soffrire nell’uno contro uno in velocità e nella rapidità nello stretto. Ripartire velocemente è l’arma della Juve: Cuadrado, Morata e Bernardeschi sanno fare male in campo aperto, ma l’uomo determinante non può che essere Chiesa. Se lui sta bene può creare grossissimi problemi a questa Inter. In fondo non credo che la Juve tenterà molto di scoprirsi. Allegri ha capito che si vince in tante maniere e non solo col possesso palla, ma lui umilmente ha capito che questa Juve ha bisogno di giocare così per riscalare la classifica.”