Da domani il museo del club bianconero sarà fruibile in codice di lettura e scrittura Braille.
NOVITA‘ – Domani 3 dicembre sarà la giornata internazionale delle persone con disabilità e lo Juventus Musem presenterà una nuova e importante novità sulle modalità di fruizione dell’impianto bianconero. Infatti, come si legge sul sito ufficiale della Juventus, il club bianconero inaugurerà il percorso per non vedenti che permetterà anche a chi non ha facoltà visive di poter rivivere la storia della Vecchia Signora. Di seguito la nota ufficiale del club:
“Domani, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra ogni anno il 3 dicembre, nel momento in cui verrà tagliato il nastro, alla presenza del Presidente del Museo bianconero, Paolo Garimberti, e dei vertici dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, si darà inizio ad un’iniziativa innovativa nel panorama museale. Sei pannelli, in cui il Museo è raccontato sia graficamente, che, soprattutto, in alfabeto Braille, guidano il visitatore all’interno del percorso dello Juventus Museum, dalla partenza al Tempio dei Trofei, dalla mitica panchina di corso Re Umberto ai Palloni d’Oro sollevati dai campioni della Juventus alla carrellata di tutti i loghi della storia bianconera. Il tutto per culminare nel momento più immersivo, il contenuto multimediale “Fino Alla Fine” che fa sentire davvero ogni visitatore come se fosse al centro del prato dell’Allianz Stadium, e che, a detta anche e soprattutto dei visitatori non vedenti, rappresenta la conclusione emozionale ideale di un’esperienza unica”.
Le parole del Presidente dello Juventus Museum, Paolo Garimberti:
“Questo progetto conferma la crescita continua di un Museo che non sta mai fermo – spiega il Presidente dello Juventus Museum Paolo Garimberti – E che dimostra come siamo da sempre attenti a facilitare chiunque abbia qualsiasi tipo di disabilità. Ringraziamo l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che ha collaborato con noi per indicarci le modalità migliori per realizzare il percorso, che rappresenta davvero un grande arricchimento per tutti, anche per le persone vedenti», conclude Garimberti”.