Le parole dell’ex giocatore della Cremonese.
DICHIARAZIONI – Dario Marcolin, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Tuttosport, ha parlato della sfida di campionato tra Cremonese e Juventus in programma domani pomeriggio e della corsa Scudetto. Di seguito un estratto delle parole dell’ex giocatore della Cremonese e attuale opinionista Tv:
Sulla Cremonese:
“La Cremonese è una squadra che ti impegna. Non puoi sottovalutarla, altrimenti ti tirano il collo. I bianconeri stavano vivendo un ottimo periodo, forse per loro questi più di cinquanta giorni di stop non ci volevano. O meglio, c’è sempre l’incognita del dover riattaccare, ripartire. Se però la Juventus fa la Juventus, non c’è partita a livello tecnico. Servirà comunque la massima concentrazione. Se pensi: “Vabbè, ma la Cremonese…”, ci potrebbero essere sicuramente dei problemi. L’approccio e la testa faranno la differenza”.
Sulla condizione della Juventus prima della sosta:
“Diciamo che dal Monza alla Cremonese è cambiato il mondo per i bianconeri. Sia dal punto di vista mentale che da quello tecnico-tattico. Se contro i brianzoli potevo anche attendere un passo falso, ora mi aspetto una squadra solida”.
Sulla situazione extracalcio in casa Juve e sulla corsa scudetto:
“Non penso che la situazione extracalcio possa condizionare le prestazioni dei giocatori della Juventus. Ci sono due percorsi, uno del campo e l’altro fuori. Quando giochi, certe cose non ti toccano. E poi le varie notizie sono già uscite, c’è quindi stato tempo per assimilarle. Credo che i bianconeri siano concentrati sui risultati da ottenere. Allegri dice sempre che il mese decisivo è quello di gennaio. Ecco, io credo che quest’anno sia quello di marzo. Si può riaprire il campionato: se l’Inter batte il Napoli, mette benzina nel proprio serbatoio, ma pure in quello di Milan e Juventus, anche perché i partenopei avranno un calendario non semplice. La Juventus può tornare in corsa per il titolo. Questo sarà il mese della verità. Se il Napoli dovesse inciampare, le altre squadre devono provare ad approfittarne. Io ne so qualcosa per quando abbiamo vinto lo scudetto con la Lazio, eravamo a nove punti della Juve e mancavano meno partite rispetto a quelle del campionato attuale. Con i tre punti fai presto ad accorciare. Ora inizia un secondo campionato”.
Su Allegri:
“Max è un rifugio sicuro. Rappresenta una base su cui appoggiarsi. E’ un veterano della Juve, con i bianconeri ha vinto molto”.
Su Fagioli e Miretti:
“Fagioli? Era a Lecce quando ha segnato. Mi piace molto la sua geometria, mi dà l’idea del grande calciatore in prospettiva. E’ quello che fa la cosa giusta al momento giusto, ha qualità, sa inserirsi. E’ pratico davanti alla difesa. Si vede che i compagni si fidano di lui, nonostante la giovane età. Miretti ha avuto un grande inizio, poi ha rallentato. Lui ha gamba, allunga la squadra, va in profondità. Può e deve studiare da Rabiot. Se fossi in lui, vorrei essere in camera col francese per carpirne ogni segreto e riproporlo poi in partita. Può e deve diventare quel tipo di calciatore”.