Allo Stadio Via Del Mare di Lecce la Juventus torna alla vittoria in campionato e lo fa nel segno dei giovani talenti della linea verde di Madama. Iling e Fagioli fanno cambiare passo alla Juve e quest’ultimo sblocca il match con la prima rete tra i grandi.
Locatelli e Vlahovic allungano la lista degli indisponibili rispetto a Lisbona e i bianconeri devono fare di necessità virtù con l’inserimento delle seconde linee. La cinquantesima formazione diversa proposta da Massimiliano Allegri dal suo ritorno in bianconero è stavolta farcita di giovani: Soulè e Miretti partono dal primo minuto a supportare Milik lì davanti. Non sfonda, però, il 4-4-2 disegnato dal tecnico livornese e dalle numerose assenze. Squadre bloccate e una certa tensione latente inchiodano sullo 0-0 il punteggio dopo i primi 45 minuti. La Juventus non riesce a manovrare con efficacia, il Lecce non trova gli spazi per mettere in atto ripartenze convincenti. Ne consegue una gara dai ritmi blandi e dalle rare emozioni. I bianconeri cercano di sviluppare il gioco per vie centrali ma senza successo. Il centravanti polacco è spesso isolato nella trequarti avversaria e gli esterni Kostic e Cuadrado impattano sui terzini giallorossi. Gli uomini di Allegri peccano di precisione e i nervi si impossessano dei calciatori juventini. Il signor Chiffi fa quattro gialli in ventinove minuti. Finiscono sul taccuino del direttore di gara nell’ordine Miretti, Cuadrado, Milik e Gatti. Ci prova Cuadrado al 28′ con un destro incrociato dal limite che si spegne a lato. Al 42′ l’occasione più pericolosa degli ospiti: Rabiot impatta di testa da corner senza saltare, Falcone allunga la palla oltre la linea di fondo. Nessuna conclusione dei salentini verso la porta di Szczesny.
La ripresa si apre con un cambio, Fagioli rileva Mckennie, e con la Juve, capace di alzare i ritmi e accrescere la mole di gioco sugli esterni. Milik e Miretti scambiano sul corto e costruiscono una buona palla gol al minuto 52: Falcone e un fuorigioco salvano la squadra di Baroni che si era fatta sorprendere nell’occasione. Cresce Fabio Miretti che trova sempre maggiore spazio alle spalle di Milik fino ad incunearsi in area e seminare il panico nella retroguardia di casa. L’arrembaggio bianconero dei primi quindici minuti del secondo tempo non vale però il vantaggio e Allegri si gioca la carta Moise Kean, subentrato a Miretti. “Aumentare la velocità del palleggio”, è ciò che l’allenatore toscano chiede ai suoi. Da uno scambio veloce Milik prova il sinistro ma trova un attento Falcone. Pochi minuti più tardi Kean sciupa di testa un bel traversone di Cuadrado. Al 71′ Kostic lascia il campo al gioiellino Iling Junior e i cambi risolveranno il match. L’orologio compie un solo giro e Iling serve al limite Nicolò Fagioli: destro a giro di rara bellezza e primo sigillo in Serie A per il centrocampista classe 2001. Il Lecce abbozza una reazione nel finale con il subentrato Banda e con un rasoterra insidioso di Hjulmand che stampa la sua conclusione sul palo. La squadra di Baroni ci prova fino al novantacinquesimo ma i bianconeri stringono i denti e si aggiudicano l’incontro. La squadra di Allegri ritrova i tre punti dopo la cocente eliminazione di martedì e si prepara alla sfida al Psg di mercoledì 2 novembre. Le porte della Champions sono definitivamente serrate, quelle dell’Europa League ancora socchiuse.