La Juventus batte la Lazio 3-0. I bianconeri centrano la sesta vittoria consecutiva e guadagnano il terzo posto scavalcando proprio i biancocelesti. Di seguito le nostre pagelle.
SZCZESNY 6 – La Lazio non tira mai in porta nella prima frazione di gioco, che il polacco trascorre con uscite e chiusure attente. La retroguardia bianconera protegge bene la sua porta e filtra le azioni più insidiose dei biancocelesti consentendogli di passare una seconda parte di gara altrettanto tranquilla. Il primo tiro pericoloso è il siluro di Felipe Anderson che rimuove dall’incrocio. TEK-NICAMENTE SPETTATORE
DANILO 6,5 – Tuttofare della linea difensiva, il brasiliano tampona le iniziative avversarie con scelta di tempo da stopper consumato. Quando Locatelli è ingabbiato dai mediani della Lazio, è lui che si occupa di lanci lunghi per le punte e cambi di gioco per gli esterni. GUARDIANO
BREMER 6,5 – Felipe Anderson lo punta spesso, gli taglia alle spalle e qualche volta lo anticipa ma nel complesso il centrale brasiliano tiene botta rispondendo colpo su colpo. L’assenza del punto di riferimento Immobile non sembra penalizzarlo all’interno di una gara che è già un buon test in vista del Mondiale in Qatar. Esame superato, ovviamente. MURO
GATTI 6 – Qualche minuto per trovare affiatamento e concentrazione e limare qualche imprecisione che poteva essere letale. Non getta però la spugna e si riprende con il passare dei minuti, portando a casa una prestazione più che dignitosa. PRESENTE
KOSTIC 7 – Sgroppate sulla corsia mancina in fase di possesso e diagonali vitali in fase di non possesso. L’esterno serbo si conferma talentuoso interprete del ruolo. Il gioco della Juventus transita molto spesso dai cambi di gioco per la sua discesa e anche questa volta dal sinistro di Filip partono i suggerimenti più interessanti, come la conclusione che propizia la seconda rete di Kean. Esce per un fastidio alla coscia. FRECCIA MANCINA (dal 64′ CHIESA 6,5 – Mezz’ora per riassaporare il rettangolo verde e accelerare su quella fascia che non vede l’ora di tornare a percorrere da protagonista. Un’anteprima della sua voglia di campo è tutta nella percussione e nell’assist a Milik. RITROVATO)
RABIOT 7 – Uomo chiave della pressione alta dei bianconeri, Allegri gli assegna compiti di schermatura su Milinkovic Savic, giocando più vicino a Locatelli. Finché il fiato non lo abbandona, fa ottima guardia in mediana e si concede il lusso di soffiare a Milinkovic Savic una palla sanguinosa con la quale poi lancia ottimamente Kean tra le maglie della difesa ospite per l’1-0. SALTO DI QUALITA’
LOCATELLI 6,5 – Prima impostazione e, all’occorrenza, rifinitura contro gli ispirati palleggiatori di Sarri. Non era semplice riuscire a dire la sua in una gara che i bianconeri hanno saputo vincere anche grazie alla capacità di occupare bene i campo. La cosa migliore di una partita molto positiva è l’apertura intelligente per Kostic in occasione del raddoppio della Juventus. VIGILE (dal 84′ PAREDES s.v.)
FAGIOLI 6,5 – Quarta consecutiva da titolare per il classe 2000 sempre più a proprio agio nel terzetto di centrocampo. Gioca con la testa del veterano dispensando controlli puliti e una gestione del pallone che permette ai suoi di risolvere anche le situazioni più intricate. GIOVANE ESPERTO
CUADRADO 6 – Meno lucido dell’omologo della fascia opposta, il colombiano ha il suo bel da farsi per contenere l’esuberante Pedro. Sbaglia qualche pallone di troppo ma salva anche un gol con una bella lettura in anticipo. La sua prestazione cresce per intensità nel secondo tempo, con gli spazi e la serenità che conseguono al doppio vantaggio. Urge comunque ricarica di energia. IN RISERVA
MILIK 7 – Prova da attaccante volenteroso dell’ariete polacco, sempre presente nelle scorribande offensive bianconere. Sponde, tagli e tanti palloni conquistati ma arriva pochissime volte alla conclusione: una dopo uno stop elegante in un’azione viziata da fuorigioco, altre due murate dagli avversari. Per impegno e sacrificio avrebbe meritato maggiore fortuna. E la sorte che non è sempre malevola lo premia con il gol del 3-0. TORRE
KEAN 8 – Pronti via e dimostra subito di essere in palla, sfiorando il vantaggio con un diagonale mancino che non esce di molto. La sua gara, di grande sacrificio e frequenti sovrapposizioni anche sull’esterno, è però anche di elevata qualità tecnica. Un saggio nell’occasione migliore della Juve nel primo tempo quando l’attaccante vede l’uscita di Provedel e lo batte con un preciso pallonetto. Nel posto giusto al momento giusto, poi, in avvio di ripresa quando non manca l’appuntamento per il facile 2-0. Si conferma uno dei più caldi del momento bianconero. KEAN IL GUERRIERO (dal 62′ DI MARIA 6 – Quando accelera e punta l’uomo si ricorda di essere uno dei talenti più cristallini del calcio mondiale. Buona sgambata quella di questa sera. MAGO)
All. ALLEGRI 7 – Prepara una partita di gran sacrificio senza però rinunciare alla ricerca della profondità. I calciatori interpretano molto bene il suo disegno che alla fine si rivela essere ben oltre il puro attendismo. La Juventus ha anche giocato a calcio con personalità e carattere contro un avversario forte e motivato. STRATEGA