Agnelli: “Calcio deve imparare a convivere con rischi sanitari ed economici”
Senza tifo, introiti e diritti tv che calano, risultati anomali. Mentre riprende la Champions e la Juventus vola in quel Budapest in cerca di riscatto e conferme, c’è chi valuta che impatto avrà la grande crisi sul movimento.
Significativo l’intervento di Andrea Agnelli che oggi analizza le prospettive di un calcio del post-pandemia. “Il virus ha devastato il nostro settore – scrive il presidente bianconero e dell’ECA – poiché il mondo è stato letteralmente bloccato e ci siamo resi conto dopo che gli effetti sarebbero stati molto più duraturi. Il 2019/20 è stato l’anno più impegnativo per tutti noi, sia dentro che fuori dal campo, ma il 2020/21 sarà altrettanto impegnativo”.
Il calcio entra in un’epoca e dev’essere capace di affrontare le nuove emergenze. Un calcio dai connotati profondamente differenti da ciò che fino ad oggi è stato il calcio. Perché bisogna – sottolinea Agnelli – essere preparati a “convivere con rischi sanitari ed economici”. E per esserlo serve, è proprio il caso di dirlo, un gioco di squadra.