QUESTA E’ LA JUVE

Un altro esame per misurare le ambizioni della Juventus, chiamata ad ospitare tra le mura amiche i campioni d’Italia in carica.
Un altro scontro diretto per i ragazzi di Allegri autori fin qui di un campionato che non può che proiettare i bianconeri tra le principali candidate alla vittoria del titolo. E a decidere la partita è stato un altro gol del marcatore che non ti aspetti con Federico Gatti che sta continuando a stupire con la sua capacità di diventare decisivo anche in zona gol.
Basta un gol del difensore torinese per superare il Napoli di Walter Mazzarri, al termine di una partita equilibrata e combattuta fino al triplice fischio finale dell’arbitro Orsato. Il Napoli reduce dalla pesante sconfitta casalinga subita per mano dell’Inter, esce dallo Stadium con un altro ko che lo estromette definitivamente dallo lotta scudetto e lo lascia a 12 punti di distanza dai bianconeri.
A più di metà campionato da giocare, la Juventus adesso non può più nascondersi e inizia a prendere confidenza con il ruolo di contendente principale all’Inter per la vittoria del titolo. Un ruolo che i bianconeri stanno ampiamente meritando dal punto di vista dei risultati, seppur restando un po’ meno convincente dal punto di vista del gioco. Sono 10 risultati utili consecutivi per la Vecchia Signora che è tornata grande.
Dopo la sconfitta di Reggio Emilia del 23 Settembre, la Juve ha saputo reagire nel migliore dei modi, respingendo con tutte le forze e con le grandi parate di Szczesny gli attacchi degli avversari colpendo in maniera letale alla minima incertezza difensiva.
La solidità difensiva si dimostra la migliore alleata della Juve anche nella sfida contro la squadra che ha dominato il campionato nell’ultima stagione. Il Napoli ha provato a più riprese a scardinare il muro difensivo bianconero che ha ritrovato in capitan Danilo il pilastro principale che stoppa e guida un reparto che in Italia non teme paragoni per compattezza e aggressività sugli avversari.
Il protagonista del venerdi sera dello Stadium è nuovamente Federico Gatti che dopo aver realizzato il gol partita contro il Monza, si concede il bis, svettando su un bellissimo cross di Cambiaso e mettendo il pallone alle spalle di un’incolpevole Meret al minuto 51. Una situazione studiata in allenamento che si sta dimostrando tremendamente efficace dal momento in cui il difensore classe 1998 si trova spesso e volentieri nell’aria avversaria e la sua fisicità gioca un ruolo importante in una squadra che fatica ad andare in gol con i propri attaccanti. Tanti gli aspetti positivi da registrare nel freddo match dell’Allianz Stadium come un Chiesa nuovamente travolgente che con un paio di giocate ha infiammato il pubblico come non accadeva da tempo. Il ritorno in grande stile di capitan Danilo che ha fermato con la sua classe ed eleganza le falcate di Victor Osimhen.
La parata salva risultato di Szczesny su Di Lorenzo ha mantenuto il match sul filo dell’equilibrio e richiama gli interventi miracolosi del polacco a San Siro e a Firenze. Positivo anche il rientro dal primo minuto di Manuel Locatelli alle prese con la marcatura su Lobotka, uno dei migliori interpreti del ruolo contenuto con il passare dei minuti dal centrocampista bianconero.
La squadra è compatta ed unita sotto la guida sagace del suo allenatore, che mantiene il focus proiettato sul risultato finale e tiene alto il livello di concentrazione dei suoi ragazzi. La Juventus di queste prime 15 stagioni raramente stacca la spina dal match e riesce ad essere in partita per tutti i 95 minuti. Le novità tattiche delle prime due giornate attribuite in parte all’innesto di Magnanelli sembrano accantonate.
Parcheggiate in un cassetto per far riemergere lo spirito della squadra operaia che ragiona partita per partita e nel frattempo raccoglie punti e soddisfazioni.
Uno spirito apprezzato anche dal pubblico che vede un gruppo di giovani che da il massimo e prova a modo suo a vincere le partite e a provare a contendere il campionato all’Inter che dovrà rispettare una Juve inaspettatamente in lotta per lo scudetto.