Il 3-0 alla Lazio ha chiuso il 2022 nel migliore dei modi, lanciando la Juventus al terzo posto solitario in classifica. Un ritmo da scudetto interrotto dalla sosta per il mondiale di Qatar…
Un’altra vittoria convincente ed edificante per la Juventus di Massimiliano Allegri che saluta il 2022 con un secco 3-0 casalingo. Pensando al nefasto mese di settembre e ai vari passi falsi nella prima fase di ottobre, arrivare al 15 di novembre al terzo posto solitario in classifica ha tutti i contorni di un’impresa. Un’impresa realizzata grazie ad una difesa di ferro che non prende gol in campionato dall’8 ottobre (trasferta di Milano contro il Milan) e un atteggiamento messo in campo che nulla ha a che vedere con le prime uscite stagionali. La Juve ha ritrovato una compattezza ed una solidità assoluta, principio cardine di mister Allegri, il quale ha dovuto rinunciare a una moltitudine di calciatori durante questo primo scorcio di campionato, tra tutti Chiesa, Pogba e Di Marìa (seppur quest’ultimo soltanto a fasi alterne).
Il percorso europeo è stato pressoché fallimentare e discutere questo sarebbe altamente ipocrita. Tuttavia, nel vedere il bicchiere mezzo pieno, bisogna ricordare che i bianconeri si giocheranno una competizione, l’Europa League, che risulta essere un obiettivo alla portata della squadra e che può togliere tanti sassolini dalle scarpe del tecnico livornese. Quel tecnico tanto bistrattato per l’avvio disastroso di stagione da tanti tifosi e addetti ai lavori (me in primis) che sta amalgamando pian piano un gruppo ritrovato e lo sta facendo senza snaturare il suo credo tattico, fondato sulla compattezza, l’unità di intenti e la solidità.
Il rischio più grande è rappresentato dal mondiale di Qatar 2022. La Juve dovrà rinunciare in questi mesi a ben 11 nazionali, il numero maggiore di tesserati presenti al mondiale per quanto riguarda la Serie A. La paura bianconera potrebbe essere la condizione fisica e mentale della squadra al rientro in campo a gennaio, perché una manifestazione del genere potrebbe mettere a dura prova non soltanto le gambe, ma anche la testa dei calciatori. Se bisogna continuare a vedere il lato positivo, ecco che l’infermeria potrebbe svuotarsi per liberare definitivamente un profilo importante come Paul Pogba: il suo rientro, al pari di quello di Chiesa e di un Di Marìa non più preoccupato del mondiale, potrebbero essere le chiavi di una rimonta in classifica che non appare più come un’utopia. L’imperativo categorico dalle parti della Continassa è riattaccare subito la spina e ripartire da dove si è stati interrotti, ovvero con 3 punti e l’ennesimo clean sheet.