Buona la prima per il nuovo corso della Juventus, inaugurato dalla conferenza stampa di ieri di Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino. Non c’era miglior modo di avviare questa nuova avventura, ovvero con una vittoria negli ottavi di Coppa Italia contro un Monza che non ha per niente sfigurato all’Allianz Stadium al cospetto dei padroni di casa. 2-1 aperto dalla zuccata di Kean e chiusa dal meraviglioso ritorno al gol di Federico Chiesa. Valoti ha intervallato le due segnature, ponendo momentaneamente i brianzoli in parità. Juve che affronterà la Lazio all’Olimpico il prossimo 1 febbraio.
La Juve è infarcita di ragazzi provenienti dalla Next Gen, i quali mettono subito in mostra la loro vivacità: bastano 5 minuti per far confezionare a Fagioli la prima occasione del match dopo una sgasata di Iling-Junior, il quale brucia Antov e appoggia per l’ex Cremonese che non inquadra la porta di poco. Basta il secondo tentativo ai bianconeri per andare in gol: ripartenza rapida con Fagioli che serve Soulé, stop orientato e pallone largo su McKennie, cross perfetto dello statunitense per Kean, il quale stacca di testa dimenticato da Antov e Marlon per portare in vantaggio la Juve. Sembra la serata perfetta per avviare il nuovo corso Ferrero–Scanavino, ma i bianconeri si abbassano e al 24esimo vengono puniti: corner di Colpani che trova l’incornata vincente di Valoti per l’1-1. Il più in palla sembra essere Iling-Junior e i compagni lo cercano, come al 34esimo, con l’inglese che avvia un contropiede gestito da Miretti, punta uno stordito Antov, rientra sul destro e calcia con il piede non suo e manda il pallone largo non di molto. La squadra di Landucci (Allegri è out per squalifica) prende fiducia e nemmeno un minuto dopo Cragno deve impegnarsi a respingere una conclusione insidiosa dal limite di Soulé. Nessun’altra azione degna di nota e il primo tempo scivola via sul punteggio di parità.
Gli ospiti entrano pimpanti dagli spogliatoi e impegnano immediatamente Perin con un ispirato Colpani dalla distanza. Il Monza, di contro, lascia praterie per le ripartenze della Juventus che prova ad approfittarne con Kean che, nell’uno contro uno con Cragno viene ipnotizzato dall’estremo difensore ex Cagliari. Inizia la girandola di cambi con il Monza che inserisce Carlos Augusto e Rovella per dare freschezza in mezzo al campo e sulla fascia sinistra, mentre la Juve risponde con Locatelli e Federico Chiesa. L’ingresso di Di Marìa nell’ultimo quarto d’ora dà quella verve alla ‘vecchia signora’ che le permette di andare in gol due minuti dopo con Kean, che appoggia con un tap-in il pallone dopo la traversa di Danilo, se non fosse per la posizione irregolare dell’attaccante. Altri due minuti e invece il gol non solo è buono, ma anche strepitoso: Chiesa riceve sulla sinistra, salta secco Vignato che prova a stenderlo, senza successo, poi l’ex Fiorentina lascia partire un interno destro forte e preciso che bacia la parte interna del palo e fulmina un immobile Cragno. Torna al gol dopo più di un anno, dato che l’ultima segnatura arrivò il 6 gennaio 2022, sempre allo Stadium, contro il Napoli. Finale di strenua sofferenza che tuttavia regala due grandi occasioni per gli uomini di Landucci con Milik (murato miracolosamente da Izzo) e Di Marìa che con una gran giocata ha saltato Izzo e si è presentato davanti a Cragno, ma ha sciupato con una rabona inutile che si spegne tra le braccia del portiere del Monza.
Una giocata da campione, 378 giorni dopo l’ultima volta: la Juve ha ritrovato il suo numero 7.