Le parole dell’ex tecnico giallorosso.
DICHIARAZIONI – Claudio Ranieri, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha commentato l’arrivo di Paulo Dybala alla Roma. Di seguito le parole dell’ex allenatore giallorosso:
“Quello di Dybala è un arrivo importantissimo. Un top player. Sposta gli equilibri, fa la differenza nel settore offensivo, grazie a lui tutta la squadra può aspirare a un salto di qualità. Mourinho ci ha messo una parola pesante. Dybala ha scelto la Roma anche perché ad allenarla c’è un tecnico come lui. Dybala è sicuramente funzionale al gioco della Roma. I giallorossi hanno perso Mkhitaryan e come uomo per l’ultimo passaggio avevano soltanto Pellegrini. Ora con Dybala sono a posto. L’argentino è fenomenale nell’assist e molto preciso nelle conclusioni. Duetta con la prima punta e va lui stesso al tiro. Inoltre, cosa da non sottovalutare, avrà voglia di riscattare le ultime stagioni: soprattutto per gli infortuni non particolarmente positive”.
Sul futuro della Roma e l’entusiasmo della tifoseria per Dybala:
“Credo che la Roma abbia imboccato una via che la porterà lontano. L’arrivo di Mourinho, l’estate scorsa, ha generato entusiasmo. La vittoria della Conference League, idem. E adesso l’acquisto di Dybala è logico che faccia sognare la gente. Tutta questa passione va incanalata e utilizzata affinché i giocatori rendano al massimo. Le vittorie sono sempre figlie di un’alchimia totale con l’ambiente. Gli obiettivi è giusto che li stabilisca la società d’accordo con Mourinho, quindi non tocca a me. Dico però che ha le potenzialità, se tutto funziona, per entrare in zona Champions League. Io non metto mai limiti alla Provvidenza, con il Leicester ho vinto la Premier. Mi sembra giusto, però, non pretendere la luna: un passo per volta e si arriva lontano. Fondamentale è che la Roma abbia acquistato Dybala e che Dybala abbia accettato con entusiasmo di vestire giallorosso. Non è un dettaglio da poco».
Sul numero di maglia:
“Dybala è un numero 10, un grande numero 10. La questione della maglia dovranno gestirla Mourinho, i dirigenti e, magari, anche Totti. Ma non vedo perché non potrebbe indossare il 10: sarebbe perfetto”.