Le voci che inseguono il destino della Juventus sembrerebbero vedere Thiago Motta serio candidato alla panchina bianconera per il post Allegri, che potrebbe lasciare la Vecchia Signora a fine stagione nononstante un altro anno di contratto. Tuttavia l’allenatore della Juve sembra affrontare la conferenza stampa con la consueta serenità e sicurezza alla vigilia di un match iconico per il campionato italiano che domenica affronta la Roma all’Olimpico. Allegri appare determinato nel conquistare un posto aritmetico in Champions ma annuncia due assenti, Yildiz per una gastroenterite e Alex Sandro per un affaticamento muscolare.
Di seguito alcune delle domande poste all’allenatore bianconero:
Come si avvicina la Juve al match che può valere la Champions? “Ci siamo avvicinati bene, vedremo se saremo in grado di tornare alla vittoria che manca da Lecce. Affronteremo la Roma che sta facendo benissimo: ha qualità tecniche, vive grande entusiasmo e sarà una partita bella ma difficile”
Weah tornerà dal primo minuto? “Ha fatto una buona partita e nell’ultimo periodo sta meglio. Domani potrebbe giocare dall’inizio. Non ci saranno Alex Sandro per un affaticamento muscolare e Yildiz, che ha la gastroenterite. Oggi non si allena e non partirà per Roma”
McKennie in panchina per motivi fisici o scelta tecnica? “Ha fatto un’ottima stagione, ma ci sono i momenti e c’è bisogno di tutti. Dispiace non avere Yildiz, Kean sta meglio e Milik dopo il gol in Coppa è più in fiducia. Cambiaso mezzala? Può giocare in diverse posizioni e crescerà ancora”
De Rossi in conferenza ha detto che Allegri ha fatto la storia del calcio italiano… “Lo ringrazio per le parole, io ho giocato con suo papà a Livorno nel 1986. Daniele ha dato entusiasmo e spensieratezza, Mourinho aveva fatto un ottimo lavoro con due finali in due anni. De Rossi è giovane e può fare una bella carriera. Come sta la Roma? Potrebbe essere l’ultima spiaggia, saranno arrabbiati per giovedì e vorranno tornare a competere per i primi posti”
Quanto si sente juventino e quanto è importante per gli obiettivi? “Sono praticamente dieci anni che vivo a Torino, ho avuto la fortuna di far parte di questo grande club. Ha un DNA unico, difficilmente questo cambierà. Il DNA di ogni società va rispettato”
Sarebbe servita più spensieratezza quest’anno? E domani è un set-ball? “Il calcio è difficile da spiegare, a volte giochi partite migliori e non vinci per via di vari fattori. In un paio di mesi abbiamo avuto pochi attaccanti. Ora dobbiamo pensare a ciò che dovrà essere: mancano 25 giorni e dobbiamo accorciare il tempo per entrare in Champions. L’Olimpico è uno stadio meraviglioso e la Roma è una squadra forte: dobbiamo prepararci bene”
Sui giocatori della Roma che hanno giocato anche nella Juve? E sul Grande Torino? “Il Grande Torino ha fatto la storia del calcio, va ricordato con grande affetto. Huijsen è giovane e avrà un futuro importante. Dybala è straordinario e anche quest’anno ha dimostrato di avere un valore assoluto. E Paredes non si discute. La generazione di allenatori? Vado per i 57 anni, sono ancora abbastanza giovane… Ma è normale: i giovani sono destinati ad allenare le grandi squadre”
Roma forte da palla inattiva: siete preparati? “Dobbiamo stare attenti. L’anno scorso abbiamo preso gol su calcio d’angolo: hanno buoni calcianti e ottimi saltatori, ma anche noi abbiamo le nostre risorse”
Il risultato del Bologna vi condiziona? E cosa pensi di Thiago Motta? “Noi siamo davanti e dobbiamo cercare di fare punti, ne mancano ancora per la Champions. Il Bologna sta facendo un’ottima stagione e nessuno se lo aspettava”
Come sta Vlahovic? “Ho parlato con lui e con tutti. In attacco stiamo discretamente bene, sono molto sereno perché ho scelte che possono risultare determinanti”