Quella di stasera contro il Bologna si preannuncia già un’altra gara cruciale per la Juventus, che dopo la sconfitta rimediata a Monza è obbligata alla vittoria. Senza la pretesa di miracoli che non possono maturare in sole due settimane
REALTA’. La pausa c’è stata, il tempo per riflettere pure, o almeno così si spera. Questa sera le luci dello Juventus Stadium torneranno ad accendersi sui bianconeri, che dopo ben due sconfitte consecutive (tra campionato e Champions) sono obbligati a tornare a vincere contro il Bologna, se non vogliono correre il rischio di sprofondare. Non tanto dal punto di vista della classifica, perché come ha sottolineato Allegri in conferenza stampa il tempo per recuperare non mancherebbe affatto. E’ sotto il profilo psicologico, però, che i danni potrebbero rivelarsi devastanti, infatti un’altra débacle come quella di Monza rischierebbe di rendere incurabili le ferite sul cuore bianconero.
Che partita sarà? Torneranno gli infortunati Locatelli, Rabiot e Alex Sandro e gli squalificati Cuadrado e Milik. Si rivedranno quei giocatori rinvigoriti dai successi con le rispettive Nazionali, come i vari Bonucci, Kostic e Vlahovic. Riprenderà il suo posto anche Szczesny, ora al meglio della condizione per tornare tra i pali e sostituire Perin, mostratosi sempre all’altezza della situazione e più volte uno dei migliori in campo nelle ultime uscite bianconere. Ritornerà anche Massimiliano Allegri, che dopo aver seguito la gara contro il Monza dalla tribuna è pronto a riprendersi il ruolo di condottiero.
Per il resto, quelli che tutti si aspettano di vedere è una squadra che riesca a mettere il primo tassello di una svolta ormai decantata da mesi. Senza tanti giri di parole, la Juventus è in crisi nera: basti pensare che era dalla stagione 2015-16 che la Vecchia Signora non otteneva dieci o meno punti nelle prime sette di campionato. Non c’è identità, non c’è senso di appartenenza, non c’è determinazione e – allo stato attuale delle cose – resta difficile pensare che la sosta si sia stata l’occasione giusta per trovare già quella soluzione per risorgere dalle ceneri. C’è da lavorare molto ancora e, mentre secondo l’Allegri pensiero l’importante è fare un passo alla volta, la speranza è che durante questa lenta risalita le figuracce non abbondino. Perché non sono ammissibili in eterno.
Intanto, tra le fila del Bologna, un certo Marko Arnautovic continua a farsi rispettare, macinando numeri impressionanti: 21 gol in 42 presenze, un gol ogni due partite. Se per i rossoblù la stagione è iniziata zoppicando, l’attaccante austriaco non pare ne abbia risentito perché se si legge la classifica marcatori di Serie A il primo nome sulla lista è proprio il suo: 6 reti in 7 presenze. Il suo obiettivo, però, è quello di aumentare il bottino, a partire dall’incrocio con una sua vecchia pretendente. Già, proprio quella Juventus che più volte ha tentato invano di portarlo a Torino: in estate il bomber austriaco è stato uno dei grandi obiettivi della dirigenza bianconera per rinforzare l’attacco, alla fine puntellato con l’arrivo di Arek Milik, che stasera tra l’altro giocherà titolare formando insieme a Vlahovic il tandem d’attacco. Si prospetta un’arena infuocata.