Nella terza giornata del Gruppo H di Champions League la Juventus ottiene i primi tre punti battendo 3-1 gli israeliani del Maccabi Haifa. Di seguito le nostre pagelle.
SZCZESNY 5,5 – L’esordio stagionale in Champions League si stava rivelando per il polacco poco più di una passeggiata di salute. La squadra di Bakhar non lo chiama in causa mai fino al 75′ quando Tek regala a David l’occasione del dribbling facile con il quale il Maccabi riapre il match. BRIVIDO
CUADRADO 6 – Esperienza e sacrificio al servizio della squadra. Il colombiano controbilancia le spinte di Kostic dall’altra parte con una prestazione attenta in marcatura ma non per questo meno dispendiosa. Gli spazi che il Maccabi gli concede lo invitano alla discesa e talvolta gli avversari lo contengono con le cattive. VIVACE (dal 66′ BONUCCI 6 – Senza infamia e senza lode la sua prestazione. Allegri gli risparmia buona parte dell’incontro ma la sensazione è che la sua guida esperta avrebbe potuto evitare i cali di concentrazione della squadra. EQUILIBRATORE)
BREMER 6 – Prestazione a due facce del centrale brasiliano. Attento e concentrato nel primo tempo, più molle e lento nella ripresa. L’avversario talvolta gli prende il tempo ma tra un tackle e l’altro ci mette una pezza come può. APPANNATO
DANILO 6 – Oltre un’ora di una prova da centrale in coppia con Bremer, poi mezz’ora di gara da terzino destro con l’ingresso di Bonucci. Non commette errori gravi ma lo sbandamento della Juventus dopo la rete ospite lo coinvolge senza risparmiarlo. La terza rete bianconera scaccia le paure. JOLLY
DE SCIGLIO 6 – Buona gara dell’ex Milan che garantisce copertura dietro e non disdegna di proporsi in avanti quando il momento lo consente. Un suo cross, poi intercettato all’ultimo da un difendente del Maccabi, poteva avere maggiore fortuna. Esce accusando un problema alla coscia destra dopo 45′. CONSERVATORE (dal 46′ ALEX SANDRO 6,5 – Subentrare dalla panchina non è mai semplice se non si possiede la testa giusta. Dopo la gara con il Bologna, il brasiliano assesta un nuovo colpo positivo con la prova più che buona di questa sera. Risolve situazioni chiave e resiste nell’assalto finale della squadra ospite. RISORSA)
MCKENNIE 5 – Vaga per il campo alla ricerca della mattonella ideale, Lo vediamo occupare l’area di rigore senza essere servito in un apio di occasioni ma nel complesso disputa una prestazione molto al di sotto delle sue capacità. EVANESCENTE
PAREDES 5 – Troppo basso e raramente nel vivo della manovra, l’argentino non trova gli spazi per giocare la palla e incidere sul match. Con lui in ombra e Bonucci in panchina, è il connazionale Di Maria ad assolvere ai compiti di impostazione a tutto campo. C’E’ O NON C’E? (dal 85′ MIRETTI s.v.)
RABIOT 8 – Appare ormai chiaro che nelle idee tattiche di mister Allegri, Rabiot abbia un ruolo imprescindibile. Fa a spallate con i mediani israeliani e recupera palloni copiosi usando il fisico. Il suo peso specifico in mezzo al campo è tale da spiccare nettamente per senso della posizione e grinta su compagni e avversari. Segna un gol importantissimo nel momento di maggiore difficoltà dei suoi che è anche la prima rete stagionale e prosegue con un vitale rifornimento di palloni sradicati dai piedi dei calciatori del Maccabi. Si improvvisa bomber di serata e insacca il 3-1 che toglie le castagne dal fuoco ad una Juve che si stava complicando le cose da sola. DUCA-CONTE
DI MARIA 8– Un avvio in sordina lasciava presagire che non fosse serata per il Fideo. Palle perse e appoggi sgangherati, oltre ai piccoli dettagli, come un brutto corner battuto nel primo tempo con palla direttamente scagliata oltre la linea di bordo campo: questa la prova dell’argentino nelle prime battute del match. Poi dal nulla manda Rabiot in rete, ricordandosi di essere un calciatore dalla classe sopraffina e la sua gara cambia. In avvio di ripresa regala un collo esterno d’alta scuola per il raddoppio di Vlahovic e altre giocate di pura tecnica. Suo anche il traversone da corner per la zuccata di Rabiot. Chiude la notte europea con tre assist e gli scarpini lustrati. AVE DI MARIA
VLAHOVIC 7 – Pronti, via e Dusan piazza un bel sinistro sul quale deve intervenire Cohen. Poi fallisce un’ottima occasione nata dall’intesa con Kostic. Il serbo avrà modo di rifarsi con la solita caparbietà che contraddistingue le sue gare: se il gol non va da Vlahovic, è Vlahovic ad andare dal gol, su efficace suggerimento di Di Maria. Si vede annullare la rete del 3-0 per la posizione della testa oltre la linea dei difensori. TENACE (dal 72′ KEAN 5,5 – Fallisce una buona occasione in ripartenza anche per l’ottima risposta di Cohen)
KOSTIC 6 – Detta i tempi nei primi dieci minuti di partita con le sue incursioni e una certa vivacità nella partecipazione alla manovra. Poi si spegne insieme al resto della squadra e disputa una seconda parte di primo tempo in decrescendo. Copione simile nella ripresa, nella quale mai riesce ad accendersi. SMUSSATO (dal 66′ LOCATELLI 5,5 – Qualche geometria sporadica e un lancio per Kean non gli valgono la sufficienza. OPACO)
All. ALLEGRI 6,5 – Allegri vince nel segno di Adrien Rabiot una gara che si stava mettendo su binari imprevedibili. La Juventus trascinata da Di Maria prosegue il suo percorso di crescita e , seppur con qualche momento di vistoso calo di attenzione, mette in scena una versione di se stessa abbastanza convincente. FIUUU