LE DICHIARAZIONI – Intervenuto alla consueta conferenza stampa, mister Massimiliano Allegri parla alla vigilia di Juventus–Empoli. Queste le sue parole.
Sul derby vinto:
“La vittoria è stata una bella vittoria, credo meritata. Contro una buona squadra, però che diventi una vittoria importante bisogna dare seguito domani con l’Empoli”
Su Gatti:
“Oggi facciamo allenamento e dovrò valutare alcune situazioni. Dopo l’allenamento avrò le idee più chiare, la squadra sta meglio, anche mentalmente. La partita col Torino ci ha dato fiducia, il nostro umore dipende dalle gare. Domani non sarà semplice”
Domani potrà far rifiatare Vlahovic?
“Contro il Torino Dusan ha giocato una delle migliori partite tecnicamente. Anche Moise ha fatto bene, sta crescendo, sta meglio fisicamente e si mette a disposizione della squadra. Su questo, sembra che ci siano dei buoni segnali”
Sul ritorno di Chiesa e Pogba:
“Vediamo le cose reali. La realtà è che Chiesa e Pogba non saranno a disposizione, Chiesa ha fatto due allenamenti, mentre Pogba ha lavorato molto parzialmente con la squadra. Voi comunque avete una fantasia mondiale: scrivete che un giocatore è a disposizione, quando non è così”
Su Paredes:
“Devo valutare. McKennie viene dopo undici partite, Cuadrado viene da più match e devo valutare se devo giocare con McKennie, Rabio, Paredes o toglierne uno dei tre. Domani sarà un match difficile, in quanto l’Empoli è forte e tecnica. Per riuscire a batterli, bisognerà mettersi al pari loro. Se dovessimo riuscirci, vengono fuori i valori. Se pensiamo di battere l’Empoli con facilità, ritorniamo indietro”
Sulla settimana:
“Con quelli che abbiamo sicuramente faremo una grande partita domani e ci prepariamo per martedì. L’ho detto prima: Chiesa ha fatto piccoli passi in avanti e verrà anche organizzata un’amichevole per vedere come si muove in mezzo al campo. Paul è dal 23 luglio che non fa un allenamento serio, bisogna dargli tempo, senza affrettare”
Su Milik:
“Le partite si giocano in 15, non più in 12-23 come una volta. Ci sono anche dei dati che vengono post-Covid che riguardano l’intensità di corsa che differenziano da quelli durante il Covid. Chi viene in panchina diventa determinante“
Sull’abbraccio durante il derby:
“E’ una roba di gruppo, io do solo indicazioni tecniche, tattiche e di comportamento”
Sui dati Covid:
“La differenza si trova nella corsa ad alta intensità. Durante il Covid è stato un campionato diverso, anomalo. Ora stiamo tornando alla normalità: sono stati segnati 60 gon in meno. Cosa significa questo? O che il calcio italiano è meno intenso, che si da più attenzione alla fase difensiva, c’è più pressione, c’è il pubblico”
Sulla classifica:
“Per la prima non ho fatto previsioni nè visto la classifica. Ora mi si è accesa la lampadina: dopo 10 partite ci sono squadre che hanno fatto pochi punti. Altre, invece, ne fanno di più. La nostra settimana cruciale è stata quella con il Monza”
Su Bonucci:
“Leonardo è il capitano della squadra, giocatore di personalità. E’ normale che devo gestire le forze, ma è importante sia dentro che fuori dal campo. E’ un percorso normale: quando si ha 20 anni si ha una forza, quando se ne hanno 30 è un altro. Sono comunque fortunato perchè dietro ho 6 giocatori e posso farli girare. Di Leo sono contento perchè è un uomo responsabile”
Napoli migliore attacco, Lazio miglior difesa. Dove si colloca la Juventus?
“Noi abbiamo preso 7 gol, siamo abbastanza in linea su quello che dovrebbe essere la fase difensiva. Ovvio, ci mancano dei punti tra le sfide di Salernitana e Monza. Sono cose passate, davanti stanno viaggiando, proprio perchè quelle in basso li hanno fare punti”
Su Miretti:
“Sta meglio. Non avendo una preparazione completa sta bene, ha giocato importanti e di livello. Sta crescendo anche Fagioli e quando ho la possibilità li faccio giocare. Non sono più giovani, sono giocatori da prima squadra”